In vista piccoli segnali di ripresa per la nostra economia. Secondo l'ultimo outlook mensile dell'Abi, l'associazione che raccoglie le banche italiane e, presentato ieri all'esecutivo dell'Associazione che si è tenuto a Milano, ci sarebbero segnali che permettono di tirare un piccolo sospiro di sollievo.
Facciamo un passo indietro. A luglio si era verificato un peggioramento nelle condizioni e nella qualità del credito bancario con sofferenze lorde quasi raddoppiate. L'effetto sulle imprese è stato immediato mentre le famiglie e i prestiti a loro concessi, hanno subito effetti realtivamente contenuti.
Nonostante l'aumento delle sofferenze, ad agosto, secondo le prime stime riferite dal bollettino Abi, i prestiti bancari al settore privato, ovvero i prestiti personali, hanno continuato ad accelerare leggermente, con una crescita del 3,3% rispetto ad agosto 2009 (+2,5% a luglio 2010 e +1,9% ad agosto 2009): a fine agosto l'ammontare complessivo di questi è stato di 1.632 miliardi di euro. Rispetto ad agosto 2009, invece, il flusso netto di nuovi prestiti è stato di circa 50 miliardi. In particolare, i prestiti a famiglie e imprese sono risultati a quota 1.434 miliardi in crescita tendenziale del +2,6% (+2,1% a luglio 2010; +1,9% ad agosto 2009; +0,8% nella media area euro a luglio 2010).
I dati mostrano come le richieste di prestiti personali da parte delle famiglie italiane superino nettamente quelle delle imprese, che al contrario, hanno subito un calo dell'1,5%. Le famiglie investono e si indebitano maggiormente; questo è un dato interessante su cui varrebbe la pena discutere. Le aziende sembrerebbero più timorose, probabilmente a causa della grave crisi economica che le ha colpite e che le ha ridotte letteralmente in ginocchio. Ora, se le imprese sono il motore della nostra economia, in che modo poteremo uscire da questa crisi senza prima ritrovarci indebitati fino al collo? Difficile dirlo. Certo è che l'aumento delle domande di prestiti personali è un chiaro segnale di come le famiglie sentano il bisogno di andare avanti, progettare e costruire qualcosa per il futuro.
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