In tempi di recessione economica come quella che stiamo attraversando, l'accesso al credito è sempre più difficile, ci vengono chieste garanzie soprattutto di liquidità, infatti talvolta gli istituti di credito se non ritengono le garanzie date dal proprio reddito idonee per il prestito richiesto, rifiutano o comunque prendono in bassa considerazione le garanzie date dagli immobili. Questo perché le banche sono piene di immobili confiscati e pignorati a causa di insolvenze, e le prime aste sono deserte per far abbassare il prezzo, per questo e una serie di altri motivi, gli istituti di credito fanno leva sulla liquidità a garanzia di solvibilità.
Ma allora può ottenere un prestito una persona disoccupata e/o comunque nell'impossibilità di esibire una dichiarazione dei redditi? La risposta è sì, ma la strada è piena di ostacoli, vediamo genericamente quali sono.
A questo punto entra in gioco la figura del garante, colui che in caso di mancato pagamento da parte del contraente del prestito, diventa responsabile in egual modo del debito contratto verso l'istituto di credito, per cui se anche lui sarà insolvente, sarà soggetto a qualsiasi azione legale tale banca o finanziaria vorrà intraprendere.
Ma anche questa via, trova molte limitazioni. Se ti rivolgi in banca, innanzitutto nella maggiorparte dei casi, verrà chiesto se il garante ha un conto corrente presso di essa con accredito dello stipendio, così da poter avere la facilità di rifarsi sul garante in modo più celere, in caso contrario, viene chiesta l'apertura di tale conto nella migliori delle ipotesi, nelle altre invece, vi manderanno a casa.
A questo punto ci si rivolge a un ufficio postale, ma il risultato non cambia, se sei correntista con accredito dello stipendio o della pensione, a patto che l'ultima rata da pagare del prestito, avvenga quando non si è compiuto ancora il 75° anno di età, vi sono possibilità ottime anche relativamente agli interessi dovuti, ma visto che sei disoccupato, questa possibilità è da escludere.
Se porti un garante, potresti ottenere un prestito che l'ufficio postale ti farà avere previo una finanziaria alla quale si appoggia, e non presso una banca di fiducia con cui avresti ottenuto un Taeg nettamente migliore, questo trattamento è riservato ai correntisti con accredito dello stipendio o altro reddito, molti uffici postali inoltre, devono seguire le direttive della finanziaria, a questo punto meglio rivolgersi direttamente a una di esse.
In questo caso un buon garante, che naturalmente dovrà portare la sua dichiarazione dei redditi, se adeguata, ti concederà un prestito, anche se il Taeg non sarà dei migliori. Anche in questo caso, alcune finanziarie accettano solo richieste di prestito con rate da esigere direttamente da una busta paga, altre accettano il garante solo se è un parente stretto, sorella, fratello, padre o madre.
In conclusione, posso con certezza dirvi che esistono finanziarie che vi concederanno un prestito pur essendo voi disoccupati, purchè il garante abbia una busta paga adeguata, ma ripeto, il Taeg non sarà dei migliori, ma almeno potrete accedere a un piccolo prestito.
Ricordiamo che il Taeg a differenza del Tan, è quello a cui dobbiamo fare riferimento, infatti la sua percentuale è riferita non solo al tasso annuale applicato al credito concesso, ma comprende anche tutte le altre spese poste in essere, per esempio tutti i costi amministrativi e accessori legati al prestito.