"Prestiti personali 2012" potrebbe essere il titolo di un film horror, stando alle denunce delle associazioni dei consumatori. Federconsumatori e Adusbef hanno eleborato i dati sul credito al consumo forniti da Abi, Assofin e Istat: il risultato è che nei primi mesi del 2012 la contrazione dei finanziamenti è già pari al 5%.
Sono lontani insomma i tempi dei prestiti facili, quelli del periodo 2002-2009. Le due associazioni ricordano però che in quel caso si è trattato di prestiti in un certo senso "non necessari". Il passaggio all'euro, col relativo indebolimento del potere d'acquisto, ha spinto le famiglie verso la richiesta di prestiti solo per mantenere il loro tenore di vita. I finanziamenti servivano principalmente per acquisti a rate e vacanze.
Da 50 miliardi di euro erogati nel 2002 a 115 miliardi nel 2009: il passo è stato più lungo della gamba secondo Adusbef e Federconsumatori. Con l'aggravarsi della crisi economica si riducono i prestiti, sia perché ne vengono concessi sempre meno, sia perché diminuisce la richiesta da parte dei consumatori. L'attenzione al bilancio familiare e la drastica eliminazione delle spese supeflue incidono pesantemente sul mercato del credito al consumo: è la prova, secondo le associazioni, che la crisi è tutt'altro che superata.