Non si ferma il successo dei prestiti per l'installazione di impianti di energia rinnovabili. Continuano le adesioni delle banche alla convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti, il Ministero dell'Ambiente e le Regioni relativa al Fondo Rotativo Kyoto, istituito per avvicinarsi agli obiettivi appunto del Protocollo Ambientale di Kyoto.
Il fondo prestiti ammonta a 600 milioni di euro, disponibili da marzo 2012 e distribuiti su tre anni, e funziona a rotazione: va avanti con i rimborsi dei finanziamenti concessi che man mano ritornano in cassa.
I prestiti sono concessi per l'installazione di quasi tutti gli impianti di energia rinnovabile, di cogenerazione e per interventi volti al risparmio energetico, soprattutto di piccola taglia. Destinatari ideali dei finanziamenti sono quindi i privati, i condomini con almeno 10 unità abitative, le associazioni e fondazioni private, gli enti pubblici e le piccole imprese, tra cui le ESCo (società di servizi energetici).
Secondo il Decreto Ministeriale del 25/11/2008, che regolamenta il Fondo, i finanziamenti sono finalizzati, con durata minima di 3 e massima di 6 anni. Le rate sono semestrali e costanti, con un tasso fisso deciso dal Ministero dell'Economia dello 0,5% annuo.
Gli istituti di credito aderenti alla convenzione avranno un ruolo attivo nella gestione delle domande e nella preparazione delle istruttorie, oltre che per rilasciare una fideiussione bancaria pari al 30% del finanziamento agevolato. A questo, ciascuna banca aggiunge la sua offerta di prestiti "ecologici", per gli investimenti in energia rinnovabile.