I prestiti per le casalinghe rappresentano una particolare soluzione di finanziamento accessibile a tutte le casalinghe che non possiedono una forma di reddito dimostrabile o una busta paga, ma hanno in alternativa una piccola entrata fissa, magari proveniente da qualche piccola attività o lavoretto. Per questa particolare condizione, i prestiti per le casalinghe sono anche definiti - in modo più corretto - "prestiti senza busta paga" per le casalinghe, proprio perché accessibili ad una tipologia atipica di risparmiatori/lavoratori.
I prestiti per le casalinghe hanno registrato nel corso degli ultimi anni un'enorme crescita, entrando a far parte delle soluzioni creditizie offerte da molte banche ed istituti di credito. Sono davvero tante le casalinghe che decidono di ricorrere a questa soluzione di finanziamento per affrontare delle spese improvvise o soddisfare delle particolari esigenze familiari. In questo approfondimento cercheremo quindi di spiegare come funzionano, quali sono i requisiti richiesti e le procedure da seguire per farne richiesta.
Prestiti per le casalinghe: requisiti necessari
Come dicevamo, i prestiti per le casalinghe senza busta paga possono essere una valida soluzione da prendere in considerazione se bisogna affrontare delle spese o degli imprevisti. A tal proposito occorre subito specificare che l'espressione "senza busta paga" si riferisce a contratti di lavoro atipici; quindi il soggetto richiedente sarà comunque un lavoratore con una retribuzione, ma in questo caso non certificabile o non dimostrabile. Solo in questo modo può dimostrare alla banca di poter rimborsare la cifra ottenuta.
Una casalinga che desidera ottenere un prestito dovrà come prima cosa cercare la soluzione di finanziamento più conveniente e in linea con le sue esigenze, valutando con attenzione le condizioni proposte dalle banche che offrono questa particolare tipologia di prodotto. Fatto questo dovrà presentare tutta la documentazione richiesta, seguire le procedure previste dall'istituto di credito prescelto e quindi attendere la decisione della banca.
Documentazione richiesta
I documenti previsti per la richiesta dei prestiti per le casalinghe senza busta paga prevedono:
· carta d'identità in corso di validità;
· certificazione di un'entrata fissa (piccolo lavoro part-time);
· un accredito mensile sul conto corrente;
· un contratto di locazione come una casa in affitto;
· un immobile di proprietà sul quale apporre un'ipoteca;
· l'indicazione di un garante.
Fatto questo, bisognerà attende circa 10 giorni in modo da permette all'istituto di credito di compiere i dovuti controlli e valutare la posizione del soggetto richiedente. In caso di esito positivo, si potrà ottenere una cifra comunque modesta, mediamente 3 mila euro, per le cifre maggiori occorreranno invece maggiori garanzie. Per questi finanziamenti è previsto un piano di rientro massimo fino a 24 rate Se la cifra è più contenuta si potrà, ovvero inferiore ai 2 mila euro, si potrà restituire l'importo tramite una carta di credito revolving in comode rate, diluite nel tempo. In questo caso bisognerà considerare l'applicazione di tassi piuttosto alti.
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La presenza di un garante
La maggior parte degli istituti di credito richiedono alle casalinghe che presentano la loro richiesta di finanziamento la presenza di un garante, ovvero una persona che possa garantire la restituzione dell'importo in caso di eventuali problemi o impedimenti. In questo caso verranno analizzate la posizione economica e il contratto lavorativo del garante, se dipendente pubblico o statale o in possesso di beni immobili ipotecabili di alto valore o buoni del tesoro immediatamente spendibili dalla banca in caso di insolvenza.
La scelta del garante varia in base alla finalità del prestito:
· nel caso in cui la somma sia destinata a soddisfare esigenze personali, il garante potrà essere una persona particolarmente vicina, come ad esempio il marito. In questo caso dovrà avere una situazione lavorativa stabile e non dovrà avere altri finanziamenti a suo carico.
· nel caso in cui la somma sia destinata a soddisfare esigenze familiari, la persona garante dovrà essere un soggetto terzo o in alternativa bisognerà ricorrere ad ulteriori garanzie.