La crisi economica mette a dura prova anche la categoria dei liberi professionisti, avvocati in testa. La diminuzione del numero di clienti e diffuse difficoltà ad ottenere il pagamento dai privati e dalle pubbliche amministrazioni sono solo due dei problemi più diffusi per la categoria.
A questo si deve aggiungere il fenomeno del credit crunch, in crescita anche in questo ambito, con gli istituti bancari sempre più restii a concedere prestiti e finanziamenti a causa della mancanza di garanzie tipica della professione.
Ma la situazione è destinata a cambiare presto: il Movimento Forense, che raggruppa migliaia di avvocati in Italia, ha sottoscritto una convenzione con Artigiancassa. Secondo l'intesa, la cassa degli artigiani metterà a disposizione dei professionisti della legge un proprio Confidi, tramite il quale essi potranno accedere alle garanzie del Fondo Centrale di Garanzia statale, costituito con fondi del Ministero dello sviluppo economico.
La possibilità è nata dal Decreto del Fare, che con la Legge di conversione approvata lo scorso 9 agosto ha di fatto esteso anche ai liberi professionisti la possibilità di accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, una prerogativa finora delle sole imprese.
Il Movimento Forense comunica di aver dapprima verificato la possibilità per gli avvocati di costituire un proprio Confidi ex novo: ipotesi "apparsa subito del tutto velleitaria in quanto la effettiva operatività del Confidi avrebbe bisogno di numero di soci, patrimonio e volumi di finanziamenti raggiungibili solo a distanza di molto tempo". Ecco quindi la necessità di rivolgersi ad Artigiancassa, che ha confermato la propria disponibilità.
Si partirà con un progetto pilota di due mesi nel Lazio, dopodichè si prevede di estendere la possibilità agli avvocati di tutto il paese.