L'Ente Nazionale per il Microcredito è un organismo fornito di personalità di diritto pubblico creato per la promozione della conoscenza del microcredito e del microfinanziamento, per l'individuazione di misure di sviluppo ed iniziative d'incentivazione e creazione di nuove microimprese in campo nazionale ed internazionale, per l'innovazione e partenariati nel settore e per l'agevolazione dell'esecuzione di progetti di cooperazione dei Paesi in via di sviluppo, nel rispetto delle competenze del Ministero degli affari esteri.
Il "Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito" è la naturale prosecuzione del "Comitato Nazionale Italiano per il 2005 - Anno Internazionale del Microcredito" (Comitato 2005), nato in esecuzione delle risoluzioni ONU 53/198, 58/488 e 58/22 con cui è stata proclamata nel 2005 "Anno internazionale del Microcredito".
I membri aderenti elaborarono strategie e iniziative coordinate da due gruppi di lavoro (GDL): il "GDL Riflessioni" ed il "GDL Iniziative", che progettano una "microfinanza italiana d'eccellenza", promuovendo la cultura del microcredito nel nostro Paese con la finalità di combattere la povertà.
Nel 2006, ai sensi della legge dell'11 marzo 2006, nr. 81 (art. 4 bis comma 8), il Comitato 2005 si è trasformato nel "Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito".
Il Comitato Permanente ebbe due riconoscimenti: quello del Presidente Giorgio Napolitano, l'Alto Patronato Permanente del Presidente della Repubblica dato il valore solidaristico del Comitato e quello del Presidente dell'Assemblea Generale dell'ONU, di quel periodo Ambasciatrice Sheikha Haya Rashed Al Khalifa, che nel 2007, inaugura la nuova sede del Comitato Permanente.
Dal 2007 riconosciuto come un Ente di diritto pubblico svolge la propria attività presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per agevolare i progetti di cooperazione a favore dei Paesi in via di sviluppo, d'intesa con il Ministero degli Affari Esteri e nel 2010 ha sottoscritto con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (di seguito "ANCI") un Protocollo d'intesa che prevede la costituzione della "Rete nazionale per il microcredito dei Comuni italiani" (di seguito "Rete"), finalizzata a supportare progetti di microfinanza sul territorio nazionale con il diretto coinvolgimento degli enti locali.
La Rete con la costituzione di un "Fondo di garanzia e sviluppo" ha lo scopo di favorire l'accesso al microcredito da parte dei soggetti "non bancabili", con l'obiettivo di creare nuove imprese e posti di lavoro.
I comuni aderenti potranno dare vita a strumenti di mitigazione del rischio a favore delle banche finanziatrici, che, pertanto, potranno erogare finanziamenti a condizioni migliori rispetto ai prestiti non garantiti.
I Comuni partecipanti potranno avvantaggiarsi dei benefici di economie e di diminuzioni di costi per l'orientamento, la formazione, l'assistenza tecnica e il tutoraggio dei microimprenditori ed il monitoraggio dei progetti, le attività di progettazione in un contesto di rete avranno anche il supporto degli uffici a Bruxelles dell'Ente per il Microcredito.
Pubblicizzandone l'attività forse oggi l'ente, che nella spending review Monti voleva sopprimere, potrà far ripartire la sua attività e aprire gli occhi a chi ha sottovalutato l'ente e non ha considerato o che ignorava la progettualità e le finalità che si prefigge. In questo periodo nel sito si possono trovare due offerte di lavoro con scadenza 11 ottobre ore 13.