Famiglie con l'acqua alla gola e propensione alla spesa abbattuta hanno generato una contrazione economica senza precedenti. I consumatori si tengono stretti i propri risparmi, le imprese sono scoraggiate a investire; inevitabilmente, il mercato dei prestiti si paralizza. Il web ha permesso alla situazione di non precipitare del tutto, offrendo ai cittadini uno strumento attraverso cui informarsi, porre i prestiti IBL Banca a confronto con quelli di Findomestic, Agos e tutti gli altri, creare un canale attraverso cui approcciarsi agli istituti con maggior fiducia. Ma le congiunture, esasperate, sono state implacabili, così anche a settembre i prestiti concessi hanno subito un ulteriore irrigidimento.
Il settore crediti ha subito, in questi anni, un mutamento strutturale delle proprie fondamenta. In tantissimi viaggiano in rete e si documentano sulle varie forme di finanziamento, sono soliti confrontare prestiti online e si rivolgono a compagnie virtuali per risparmiare sulla rata mensile. Alla fine, però, se i soldi non ci sono, non c'è nulla che si possa fare. Bankitalia ha confermato il trend che negli ultimi tempi ha miseramente infiacchito il business dei finanziamenti, evidenziando come, su base annua, le famiglie hanno ottenuto lo 0,6% di prestiti i meno, le aziende registrano addirittura un -3,3%.
Una contrazione che preoccupa ulteriormente se si considera che le condizioni offerte sono più vantaggiose. I tassi d'interesse, infatti, si sono ridotti: quelli erogati per l'acquisto di immobili a scopo abitativo sono passati dal 3,38% al 3,27% in un mese, i crediti di consumo hanno segnato una contrazione dello 0,1% rispetto ad agosto.
Si trova comunque una ragione per sorridere: il trend resta negativo su base annua ma registra un lieve miglioramento rispetto alle rilevazioni analoghe del mese precedente. Ad agosto, infatti, la diminuzione di prestiti si attestava sul -0,7% per i prestiti alle famiglie e sul -3,8% per quelli alle aziende. Non è un risultato clamoroso né un segnale forte, ma è già qualcosa.