Prestiti peer-to-peer, il successo della start up Made in Italy

Prestiamoci è la piattaforma italiana di prestiti peer-to-peer acquisita da una società norvegese per 5 milioni di euro

Prestiti peer-to-peer, il successo della start up Made in Italy

Accedere ad un prestito bancario costituisce un'opportunità fondamentale per tutti coloro che sono alla ricerca della liquidità necessaria per effettuare un grosso acquisto, affrontare delle spese improvvise o finanziare una nuova attività. Per chiarirci le idee sulle opportunità più interessanti, predisposte dai maggiori istituti di credito ed intermediari finanziari, è possibile porre i prestiti più convenienti del momento a confronto, avendo cura di informarsi in merito a tassi d'interesse, importo delle rate mensili e piano di ammortamento del finanziamento.

Prima di sottoscrivere un'offerta di credito, infatti, è opportuno appurare che il prodotto selezionato risulti in linea con le esigenze e le possibilità economiche di ciascuno, tenendo conto di queste componenti sarà semplice comparare Fiditalia e le sue proposte con i prestiti Findomestic o IBL Banca così da scegliere la soluzione ottimale per ciascun risparmiatore. Negli ultimi anni ha riscosso un notevole successo il social lending, ovvero una forma di prestiti peer-to-peer erogati da privati ad altri privati su Internet.

Le società di social lending si occupano di creare piattaforme che mettano in relazione richiesta ed offerta di credito, valutare identità, credenziali, conto corrente e reddito dei richiedenti, consultare le centrali rischi private e selezionare i richiedenti. Al contempo le società che gestiscono i prestiti tra privati gestiscono i flussi di pagamento, forniscono assistenza durante il periodo del prestito, in caso di estinzione anticipata e si occupano persino, il caso di ritardo dei pagamenti, di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dei prestatori.

Ed è proprio in quest'ambito che opera la start up italiana che ha creato la piattaforma Prestiamoci.it recentemente acquisita da una società nord europea per 5 milioni e 300mila euro. Digital Magics ha venduto Prestiamoci a TrustBuddy, unica società al mondo di prestiti peer-to-peer quotata in borsa.

Nonostante lo scarso successo della piattaforma per i prestiti tra privati sul territorio italiano, il modello del prestito sociale spopola all'estero e nel resto d'Europa. Non si tratta semplicemente di uno strumento per ottenere liquidità per coloro che non riescono ad accaparrarsi la fiducia delle banche, ma piuttosto una scelta, nell'ambito del mercato creditizio privilegiata dai clienti per via delle vantaggiose condizioni e tassi d'interesse.