Segnali positivi per i consumi arrivano dal mercato degli scooter. Mentre le vendite di auto e moto di grossa cilindrata a marzo continuano a far registrare dati negativi, le immatricolazioni degli scooter sono in controtendenza con un incremento del 5,6%, per un aumento complessivo di 17.297 unità. E anche i cinquantini rallentano il loro andamento negativo facendo registrare un -4,9%, pari a 4.771 unità. Il settore moto, invece, è ancora in grande perdita con una contrazione del 18,8%.
Questi dati, come ha anche sottolineato Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma, anche se non possono rappresentare "una vera inversione di tendenza" fanno quanto meno "sperare su una tenuta del mercato, dopo diversi mesi di pesanti perdite di volumi". In ogni caso, i risultati di marzo fanno riflettere sulle scelte economiche degli italiani. Complici il caro-benzina e il ritorno della bella stagione, gli scooter, infatti, rappresentano una buona alternativa all'auto, ma soprattutto richiedono un impegno minore come spesa iniziale di acquisto. Uno scooter, infatti, costa molto meno di un'automobile, per cui anche se non si riesce a pagarlo direttamente, i prestiti che si devono chiedere possono essere più accessibili per tutti.
In un panorama dove i consumi continuano a calare, la crescita di immatricolazioni degli scooter evidenzia come gli italiani siano molto attenti alle spese che fanno, focalizzandosi solo su ciò che si ritiene utile e necessario. La scelta di uno scooter rispetto a un'auto o una moto, conferma anche la tendenza a fare finanziamenti di importi meno onerosi, per non rischiare di non riuscire a sostenere il peso delle rate.
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