Il messaggio della Bce nel suo Bollettino mensile lascia spazio a qualche speranza per l'anno appena iniziato, ma non nasconde le difficoltà che ancora insidiano l'economia del Vecchio Continente. Anche se le iniziative della Banca Centrale a sostegno delle banche hanno "attenuato" le tensioni sui mercati, nel 2012 si prevede "una ripresa molto graduale" per l'economia dell'area euro. Le prospettive economiche restano comunque soggette a incertezza, con elevati rischi al ribasso a causa dell'espansione contenuta della domanda a livello mondiale e delle agitazioni nei mercati del debito sovrano della zona euro.
Questa insicurezza finanziaria ha avuto nel 2011 un impatto negativo sul mercato dei prestiti, peggiorando le condizioni di credito per famigli e imprese. I tassi di incremento dei prestiti a società non finanziarie e famiglie, corretti per le cessioni e le cartolarizzazioni, nel corso dei mesi hanno continuato a ridursi, attestandosi a dicembre, rispettivamente all'1,2% e al 1,9%. Il volume dei prestiti ha registrato un calo in entrambi i settori, in particolar modo in quello delle imprese.
La Bce ha anche segnalato un irrigidimento delle condizioni per la concessione di prestiti e finanziamenti da parte degli istituti bancari. A questo proposito la Bce ha sottolineato come non sia "ancora completamente espletato l'impatto della prima asta a tre anni sul finanziamento bancario", per cui le indagini bancarie attuali potrebbero non rilevarne ancora gli effetti. Con la prossima iniziativa monetaria di maxi-prestito agli istituti bancari, la Bce si propone di mantenere solidi i bilanci bancari a livello europeo, con l'obiettivo, nel tempo, di agevolare l'offerta di prestiti all'economia reale, ritornando a far circolare con maggior facilità liquidità destinata a famiglie e imprese.