Prosegue il calo del credito al consumo, stimabile nel 2012 intorno al 5%, come confermano i recenti dati diffusi dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Una situazione che fa sentire i suoi effetti sui vari segmenti economici, gravemente colpiti dalla perdita di potere d'acquisto delle famiglie italiane e dalla scarsa propensione delle stesse a richiedere prestiti.
Non tutti i comparti vanno, però, nella stessa direzione. Fa eccezione il settore dell'hi-tech e in particolare l'acquisto di smartphone e tablet. Gli italiani, infatti, sembrano rinunciare a tutto ma non al telefonino, per il quale sono disposti persino ad indebitarsi, soprattutto se si tratta dell'ultimo prodotto uscito sul mercato, come ad esempio il recente iPhone 5. Stando ai dati diffusi da Apple, infatti, a una sola settimana dall'uscita sono stati già venduti 5 milioni di modelli in tutto il mondo. Il ricorso all'indebitamento diventa così la pratica più diffusa per colmare la perdita di potere di acquisto e mantenere lo stesso tenore di vita.
Per rendersene conto basta osservare gli ultimi dati CRIF sul credito al consumo: nel quadro di un crollo del 23% dei prestiti nel primo semestre del 2012 rispetto ai primi sei mesi di quattro anni fa, alcuni comparti sono in netta controtendenza. Tra questi, appunto, ci sono i prestiti per l'acquisto di prodotti hi-tech, cresciuti dal 3,2 al 4,2%.
Le previsioni, però, non sono positive neanche per l'hi-tech. I dati Istat sul commercio al dettaglio segnalano, infatti, un calo del 2,5% nei primi sette mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 nel segmento "Dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni e telefonia", rispetto a una contrazione media per tutti i gruppi di prodotto pari all'1,7%.