Vediamo cosa fare nel caso in cui sia stato concesso un prestito personale a condizioni di usura da parte degli istituti di credito.
Il prestito può essere annullato e si ha diritto al rimborso di ciò che si è già corrisposto attraverso le rate mensili. Così recita la sentenza n.350 del 9 gennaio 2012. Secondo la Cassazione, infatti, coloro che hanno sottoscritto il prestito hanno diritto al risarcimento.
Quando un prestito supera la soglia di usura
Come si stabilisce se un prestito supera la soglia di usura? Il cliente della banca dovrà fare un calcolo dato dalla somma degli addebiti da parte della banca, considerando solo la parte degli interessi.
Se il risultato ottenuto è superiore ai tassi ufficiali stabiliti dalle legge antiusura 108/1996, il prestito si può annullare.
Una volta provato che il prestito supera la soglia di usura, il richiedente non è più tenuto a pagare nulla. Dall'altro lato, la banca dovrà restituire gli interessi incassati precedentemente.
Le associazioni e confederazioni offrono il patrocinio gratuito per supportare coloro che si trovano in una situazione difficile. La Confconsumatori offre su tutto il territorio la possibilità di rivolgersi a consulenti specializzati. Il primo organo preposto resta comunque l'Arbitro bancario finanziario.
Quando un prestito diventa una truffa
Il secondo caso in cui si può chiedere l'annullamento di un prestito, è quello in cui c'è una truffa. Il decreto legislativo 206/2005 del codice del consumo in Italia, dice che si può chiedere l'annullamento nel caso in cui tra l'istituto di credito ed il venditore si crei una situazione di esclusiva.
Se si vende un bene come un veicolo, la Corte di Giustizia asserisce che nel caso di mancata consegna del bene, il soggetto ha il diritto di interrompere il prestito e potrà chiedere la restituzione di quanto pagato.