La crisi che sta attraversando l'Italia è stata fotografata da Bankitalia attraverso l'accesso al credito: prestiti in diminuzione dicono i dati. Le imprese ed i privati che si rivolgono agli Istituti erogatori per ottenere un finanziamento sono in aumento, ma il più delle volte il prestito non viene distribuito poichè si teme che la controparte non possa adempiere al pagamento delle rate. Per farla breve, mancano le garanzie di solvibilità e, se ci sono, non sono sufficienti per garantire gli impegni assunti..
La situazione è preoccupante
I dati sono preoccupanti: ad agosto 2013 i prestiti ed i finanziamenti concessi alle imprese sono diminuiti del 4,6%, mentre i prestiti ed i mutui concessi alle famiglie hanno fatto registrare un -1,2% su base annua.
Sono ormai diversi mesi che si registrano prestiti in diminuzione. Con questi dati alla mano è intervenuto il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che senza mezzi termini, ha pubblicamente chiesto alle banche di fare dietrofront e tornare a concedere denaro alle imprese e alle famiglie. In realtà le banche non sono disposte ad operare un'inversione di tendenza e, piuttosto che finanziare, preferiscono investire i loro soldi in Titoli di Stato.
Se da una parte c'è la BCE (Banca Centrale Europea) che concede alle banche prestiti ad un tasso privilegiato dell'1% da destinare alle imprese, dall'altra le banche preferiscono investire quei soldi nell'acquisto di Titoli di Stato al fine di abbassare lo spread. Gli effetti che si generano dalla continua emissione di Titoli di Stato, però, comportano un aumento del debito pubblico che a lungo termine è devastante per le casse statali.
Quali sono le cause dei prestiti in diminuzione
I prestiti in diminuzione sono causati dalla mancanza di fiducia delle banche nei riguardi dei clienti. Per fare un esempio, con questa situazione, è paradossale che nella concessione di un mutuo con ipoteca, l'immobile ipotecato non rappresenti più una garanzia a favore della banca, poichè sempre meno famiglie riescono ad estinguere il debito e sempre più immobili ritornano in mano alle banche, le quali poi hanno difficoltà a rivenderli su un mercato ormai saturo.
Perchè le banche devono tornare a concedere prestiti
Il ciclo economico è caratterizzato dalla presenza di tre soggetti: le famiglie, le imprese e lo Stato. Se le famiglie non acquistano i servizi prodotti dalle imprese l'economia si ferma. Per questo le banche devono tornare a concedere prestiti personali alle famiglie e procedere all'erogazione prestiti alle imprese, per far "ripartire l'economia", altrimenti l'Italia continuerà ad essere schiacciata dalla recessione e dalla disoccupazione.