Una buona notizia per le donne imprenditrici siciliane: l'iniziativa del Microcredito regionale è cumulabile con quella, nazionale, del Microcredito femminile. Regolate da una legge regionale la prima, da un decreto ministeriale la seconda, le due iniziative non sono incompatibili tra di loro. Le imprenditrici hanno quindi un doppio strumento a loro disposizione per ottenere prestiti per le proprie attività.
Si è già parlato molto del Microcredito Donna, che rappresenta un sostegno per tutte le donne che intendono ripartire da sé creando una propria impresa, senza dover fornire garanzie personali alla banca o chiedere aiuto alla famiglia: l'erogazione dei prestiti agevolati è garantita da un fondo messo a disposizione dall'Enm, Ente Nazionale per il Microcredito.
Vediamo nel dettaglio, invece, come funziona il Microcredito Sicilia, un piano per la concessione di microprestiti (fino a 25 mila euro) alle microimprese del territorio. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto Jeremie per il credito promosso dalla Commissione Europea.
I prestiti sono garantiti da un Fondo di garanzia istituito il 27 settembre scorso dall'ultima legge finanziaria regionale. Il Fondo, attraverso un gestore professionale che sarà individuato mediante gara pubblica, potrà concedere garanzie per microcrediti a microimprese siciliane, sia quelle di nuova costituzione che quelle impegnate invece nell'ammodernamento del proprio ciclo produttivo.
Lo stanziamento iniziale del Fondo, voluto fortemente dal M5S regionale, è pari a 1,5 milioni di euro, e potrà essere incrementato mediante contribuzioni volontarie, come anche dal versamento di una percentuale della propria indennità da parte di deputati regionali, deputati e senatori interessati.
Il testo del regolamento che detta il funzionamento del Fondo è in attesa dell'approvazione definitiva e dell'entrata in vigore ufficiale.