L'utente desiderava avere maggiore chiarezza in materia di prestiti, ed era proprio ciò che si prefiggevano le nuove norme sul credito al consumo entrate in vigore il primo giugno 2011.
La nuova regolamentazione contenuta nel decreto legislativo 141/2012 ha eliminato il foglio informativo dei prestiti nel quale erano contenuti il taeg massimo e le condizioni generali dei finanziamenti.
Al suo posto, il consumatore ha trovato il "modulo Secci", un documento realizzato ad hoc per chi richiede un prestito. Una novità che, anziché aumentare la trasparenza nel campo dei prestiti, rischia di ridurla, rendendo più difficoltoso il confronto tra le offerte proposte dai diversi istituti di credito.
Il "modulo Secci" è sicuramente molto preciso, come ha ribadito anche l'Associazione bancaria italiana (Abi) presieduta da Giuseppe Mussari, ma, pur contenendo informazioni utili e più personalizzate, impedisce un confronto immediato tra le offerte di prestito.
A sottolineare le mancanze della nuova regolamentazione, che avrebbe dovuto assicurare costi confrontabili, pubblicità leggibile, dettagli informativi chiari prima della stipula del contratto di prestito, chiarezza nel taeg e assenza di scritte microspopiche a fondo pagina, ci ha pensato anche Altroconsumo.
L'inchiesta condotta dall'associazione per la tutela e difesa dei consumatori più diffusa in Italia ha visitato 180 negozi distribuiti tra Verona, Bari, Genova, Bologna, Torino, Milano, Roma, Napoli, Prato, evidenziando parecchie negligenze.
Per quanto riguarda l'acquisto di elettrodomestici, mobili o attrezzi per cui sia stato richiesto un prestito, nel 62% dei casi l'addetto alla vendita non ha comunicato il taeg o ne ha dichiarato uno non corretto. Nel 78% dei casi, l'Ebic, il modulo europeo contenente le informazioni sul credito al consumo (obbligatorio secondo la normativa e secondo Altroconsumo), non viene consegnato al consumatore.
Inoltre, l'opzione di rateizzare l'importo, viene presentata in modo frettoloso, con informazioni sommarie anche per quanto riguarda la possibilità di recesso dal contratto di prestito e, nel 24% dei casi, non viene dichiarato il taeg.
Altroconsumo sottolinea che la preparazione del personale addetto al credito sia uno step di fondamentale importanza affinché la stipula di prestiti avvenga in modo chiaro e responsabile.
Il settore prestiti sta attraversando una fase di cambiamento, e un aiuto importante per i consumatori può arrivare dai comparatori on line, come il servizio di confronto prestiti SuperMoney: il portale permette di valutare i prestiti on line offerti da numerose banche e di selezionare il più conveniente in base al proprio profilo.
Ipotizzando di voler richiedere un prestito pari a 10 mila euro, restituibile in 5 anni, le soluzioni più vantaggiose sarebbero il prestito Rata Bassotta con cessione del quinto di IBL Banca, riservato a dipendenti pubblici e statali, con taeg del 7,90% e una rata mensile pari a 201 euro; prestito Findomestic, con taeg del 10,98% e una rata di 215 euro mensili; altre soluzioni interessanti sono i prestiti Compass, i prestiti Prestitempo, i prestiti Fiditalia e i prestiti Agos Ducato.