La crisi ha inciso anche sulla richiesta di prestiti, un calo è stato registrato da analisi condotte da Eurisc. Le famiglie ricorrono sempre meno alle soluzioni del credito per le spese di grossa entità, eccezion fatta per la cessione del quinto dello stipendio che fa registrare un trend positivo. La prudenza per le famiglie italiane cresce, per la paura di rimanere senza lavoro, se lo si ha, per il bilancio da far quadrare, per i prezzi di beni di prima necessità in crescita, ecco perché la sempre meno propensione a fare spese per beni durevoli e costosi.
A riguardo il barometro Crif ha evidenziato un calo del 4% nel 2013 ad agosto rispetto allo stesso mese del 2012. Gli acquisti nelle case italiane in questi ultimi anni hanno subito una trasformazione, le famiglie preferiscono rinviare le spese a momenti più favorevoli od ovviare per soluzioni in grado di gravare meno sul reddito disponibile. Dall'analisi di Eurisc risulta che nei primi 8 mesi del 2013 l'importo medio delle richieste, nel complesso di prestiti personali più finalizzati, riguarda importi pari a 7.517 euro anche se il 52,8% del totale delle domande riguarda un importo inferiore ai 5.000 euro.
L'importo medio relativamente ai prestiti finalizzati nei primi 8 mesi dell'anno in corso è stato pari a 4.385 euro mentre per i prestiti personali la media è stata di 11.213 euro. Questo trend in un paese di 9 milioni di italiani con disagio occupazionale è la conseguenza di un approccio cauto ad eventuali richieste di prestiti e sul mercato degli acquisti riscontra una diminuzione della domanda di servizi e beni, specie di quelli durevoli o più costosi.
La novità rilevata dalle ricerche riscontra la problematica delle famiglie: la richiesta dei prestiti in passato era per fare spese extra, oggi invece riguarda ambiti diversi, per provvedere al mantenimento della famiglia o per mantenere i figli agli studi o per la difficoltà data l'eccessiva pressione fiscale a sostenere in alcuni periodi spese necessarie per casa e famiglia. I prestiti più richiesti sono quelli per la ristrutturazione della casa, i prestiti per ottenere liquidità, i prestiti per l'acquisto dell'auto usata o nuova e per l'arredamento.
Purtroppo i prestiti, paradossalmente, sono concessi solo a chi ha i soldi, ci si lamenta spesso, ma le società e le banche lavorano per guadagnare e non fanno beneficenza: se non si riesce a ottemperare alle scadenze dei rimborsi, evitare di chiedere un prestito sembra la scelta più azzeccata.