La fiducia degli italiani nei confronti della situazione economica del Paese continua a clare. Dopo il dato negativo di marzo (3,4 punti), che risultava essere il peggiore regisrtato fino a quel momento, ad aprile la situazione e peggiorata ulteriormente e la fiducia degli italiani è "precipitata" a 3,1 punti, in una scala che va da 0 a 10 e che vede nel 7 a soglia positiva.
Questo è quanto rilevato dal consueto report mensile dell'Osservatorio Findomestic, società specializzata nell'erogazione di prestiti per privati. A influire maggiormente su questo atteggiamento fortemente negativo è stato in particoalr modo l'impatto della maggiore pressione fiscale decisa dal Governo Monti. Il 91% degli intervistati ritiene che l'inasprimento della tassazione porterà nei prossimi mesi a un impatto negativo sul proprio tenore di vita, tanto che nei prossimi mesi pensano di ridurre gli acquisti dei beni durevoli. Anche se nelle intenzioni non si tratta di una vera e propria rinuncia, ma solo di un rinvio, la continua diminuzione della quota di reddito destinata agli acquisti, fa assumere al rinvio il sapore di una vera e propria rinuncia. Le nuove previsioni di un calo dei consumi fanno prevedere un periodo negativo anche per il mercato dei prestiti, in particolare nel comparto dei prestiti finalizzati che sono quelli più legati all'acquisto di beni.
Il pessimismo diffuso registrato dall'Osservatorio si riflette nella percezione non solo della situazione economica del Paese, ma anche di quella personale. Solo l'11% degli intervistati si dichiara soddisfatto della propria codizione reddituale e lavorativa, metre la stragrande maggioranza si rietiene insoddisfatta. A guidare la classifica del pessimismo sono in particolare le regioni del Nordest e del Nordovest, mentre quelle del Sud e delle Isole mostrano un atteggiamento leggermente migliore. In generale, comunque, contestualmente al calo delgli acquisti si registra un aumento della propensione al risparmio, con una percentuale che è arrivata in aprile al 14%.