Se pensavate di essere riusciti a trovare il prestito più conveniente e appena dopo la stipula del contratto vi siete resi conto che non avete fatto la scelta migliori, avete comunque il diritto di recedere il contratto. A questo proposito, nel momento in cui si stabilisce di cercare un prestito personale o di sottoscrivere un prestito finalizzato all'acquisto di un bene, è fondamentale conoscere la normativa vigente.
Se decidiamo di scegliere un prestito personale avremo a disposizione la somma erogata senza dover specificare la finalità, se invece preferissimo un prestito finalizzato, esso verrà erogato direttamente all'azienda che ci vende il bene per cui l'abbiamo richiesto. Anche in questi casi è sempre una buona soluzione confrontare tra loro le offerte di Findomestic, Agos, IBL, Compass, ecc. per riuscire a trovare la migliore. Cosa fare però in caso volessimo recedere il contratto?
Il consumatore deve infatti essere consapevole delle clausole recissorie che il contratto presenta, in modo da non essere impreparati. Innanzitutto va detto che, grazie al diritto di recesso, il consumatore ha tempo 14 giorni, a partire dalla data di firma del contratto, per recedere dal contratto. Il recesso potrà essere esercitato in qualsiasi caso senza motivazioni e, soprattutto, senza penali.
Le modalità di recesso sono tutte esplicitate nel contratto di prestito stesso: tendenzialmente è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno, nel quale va esplicitamente detto di voler esercitare il diritto di recesso (ai sensi della direttiva comunitaria 48/2008 e dell'art. 125 ter del Testo unico bancario). Nella lettera si dovrà anche indicare il giorno della stipula del contratto di prestito e il numero del contratto.
Se però il prestito è già stato erogato, il consumatore, entro 30 giorni, dovrà restituire alla banca il capitale concesso e gli interessi maturati fino a quel momento, oltre alle eventuali tasse dovute allo Stato. Come abbiamo già ricordato, però, la banca non potrà obbligare il consumatore a pagare somme a titolo di penale per il recesso anticipato del contratto di prestito.
Nel caso invece avessimo sottoscritto un prestito finalizzato, se il bene acquistato non viene consegnato (con inadempimento del finanziatore), il consumatore potrà risolvere il contratto, ottenendo anche la restituzione delle rate già versate. Per tutti i prestiti comunque vale il diritto del richiedente di estinguere il prestito in ogni momento, pagando in una sola soluzione tutta la cifra per cui si è rimasti in debito.
Con l'estinzione anticipata è possibile anche ottenere uno sconto sugli interessi, il rimborso anticipato, infatti, secondo una normativa del 2011, prevede una penale pari all'1% dell'importo rimborsato a carico del cliente che lo richiede, se la vita residua del contratto supera l'anno; se invece il tempo residuo è uguale o inferiore a un anno, l'indennizzo non dovrà superare lo 0,5% dell'anticipo.