Nel periodo natalizio più di qualcuno dovrà richiedere dei prestiti sia per comprare i regali di Natale, sia per far fronte ad altri tipi di spese . Quando si stipula un contratto di prestito non è il caso di farsi prendere dalla foga dello shopping natalizio, ma è bene valutare con attenzione tutte le condizioni proposte per non ritrovarsi "incastrati" in un finanziamento poco conveniente. Vediamo quali sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione per chi ha bisogno di chiedere un prestito a Natale e non vuole incorrere in spiacevoli sorprese.
Chi deve richiedere un prestito deve anzitutto porre attenzione al TAEG (tasso annuo effettivo globale): questo valore, infatti, indica il costo totale del prestito espresso in percentuale annua. Il TAEG comprende gli interessi e tutti i costi che il richiedente deve pagare all'ente finanziatore relativi al contratto e ai servizi accessori. Bisogna stare attenti agli slogan pubblicitari: spesso infatti vengono pubblicizzati prestiti "a tasso zero", che il più delle volte non si riferisce al TAEG bensì al TAN (il tasso di interesse annuale, che non include le spese accessorie). "Tasso zero" non significa dunque "costo zero" del prestito: per scoprire la spesa complessiva, bisogna fare riferimento solo al TAEG.
Prima di sottoscrivere un contratto di prestito, è bene confrontare numerose alternative per trovare quella più vantaggiosa. Gli istituti di credito sono tenuti a fornire delle informazioni sul prestito attraverso un documento che è definito"Informazioni europee di base sul credito ai consumatori", che non costituisce comunque un vincolo di impegno per il richiedente. Inoltre, prima della stipulazione del contratto e nei 14 giorni (termine del diritto di recesso) l'ente finanziatore deve fornire al richiedente tutte le informazioni necessarie per una valutazione trasparente e consapevole del prestito che deve sottoscrivere o che ha già sottoscritto.
I contratti di prestito devono avere forma scritta e il richiedente ha diritto ad averne una copia, nel caso contrario il contratto può essere annullato; al richiedente, inoltre, non può essere chiesta o addebitata nessuna spesa che non sia prevista nel contratto stesso. Chi si pente subito dopo aver firmato il contratto, è ancora in tempo per rimediare: il cliente ha infatti diritto di recesso in qualsiasi caso e senza dover dare giustificazioni, entro i 14 giorni dalla firma del contratto stesso. Per cui, entro questa scadenza, anche chi dovesse semplicemente ripensarci, può decidere tranquillamente di recedere dal contratto di prestito.
Chi ha intenzione di ricorrere a un presito per le proprie spese deve fare molta attenzione a tutti questi elementi e confrontare diverse offerte di prestiti per poter scegliere quella più conveniente e adeguata alle proprie esigenze. SuperMoney può rivelarsi un valido alleato, grazie a un servizio di comparazione che può essere molto utile per mettere a confronto le proposte di prestiti personali, prestiti finalizzati e prestiti on line di banche e finanziarie.