Le frodi creditizie sui prestiti manifestano una diffusione piuttosto allarmante nel nostro paese: secondo i dati forniti dall'ultima indagine di Crif, società specializzata nei sistemi di informazioni creditizie, di business information e di supporto decisionale per banche, società finanziarie, confidi, assicurazioni, utilities e imprese, nei primi sei mesi del 2011 l'ammontare delle frodi creditizie sui presiti ha raggiunto i 98 milioni di euro.
La vastità di questo fenomeno, che avviene attraverso il furto dell'identità di una persona per poter quindi accedere illegalmente ai suoi dati finanziari, si ripercuote negativamente sia sul piano economico sia su quello sociale. L'aumento degli episodi di frode creditizia ai danni di chi chiede dei prestiti, mostra come si tratti non solo di un fenomeno di crimine organizzato, ma anche di un'"abitudine" che sta prendendo sempre più piede occasionalmente in questo momento di crisi, in cui la necessità reale di prestiti porta spesso a un minor grado di attenzione delle persone richiedenti rispetto alla concessione delle proprie informazioni personali.
Come ha sottolineato Beatrice Rubini, direttore personal solutions & services di Crif,"è quindi fondamentale che gli italiani prendano coscienza della necessità di difendere e proteggere i propri dati personali per evitare di scoprire troppo tardi di essere vittima di furto di identità, con i relativi danni che ciò può creare alla gestione delle proprie finanze e alla possibilità di accedere al credito".
I dati dell'Osservatorio specializzato Crif rilevano come l'incremento dei fenomeni di frodi rispetto allo stesso periodo del 2010 sia stato del 7% e che i prestiti finalizzati, in particolar modo quelli per il pagamento di un'auto o di una moto nuova, rappresentano la categoria di prestiti più bersagliata dai frodatori (77,9% sul totale). Un dato ancora più aggravante è costituito dal fatto che, in un caso su quattro, la cifra delle frodi supera i 10 mila euro. In aumento non sono però solo gli episodi di frode creditizia sui prestiti finalizzati (+9,3%), ma anche nel campo delle carte di credito a saldo (+92%) e in quello dei fidi (+155%).
I prodotti dei prestiti finalizzati maggiormente soggetti a frodi sono auto e moto (63% del totale con +17%), l'arredamento (13,5%) e il settore hi-tech, ma i settori che registrano incrementi più alti sono quelli dei trattamenti estetici, delle cure mediche e delle iscrizioni in palestra (3% del totale, con un aumento del 240%). I dati Crif hanno rilevato anche che i tempi medi di scoperta delle frodi sui prestiti sono aumentati: il 30% dei casi viene riconosciuta dopo 3 anni, mentre solo un caso su quattro viene scoperto entro i sei mesi. Questo a danno della persona frodata, che, col passare del tempo, avrà minori possibilità di capire chi ha commesso la frode e di risolvere la sua situazione.
Il consiglio per chi richiede prestiti è di stare quindi sempre attenti nel momento della concessione dei propri dati personali. Inoltre può essere utile avere una maggiore consapevolezza delle possibilità di prestiti sul mercato prima di richiedere dei prestiti personali. Per questo il servizio di comparazione prestiti tradizionali e prestiti on line di SuperMoney può aiutare a fare una scelta più adatta alle proprie esigenze.