Insomma, nonostante la crisi, buona parte degli italiani non vuole rinunciare alle vacanze, rateando i tempi di restituzione fino a 48 mesi e abbassando al minimo l'importo mensile.
La richiesta media è di 5000 euro, con un rimborso di circa 140 euro mensili, che saranno restituiti quattro anni dopo (e per quella data l'abbronzatura sarà già sparita da qualche tempo).
In termini geografici, il nord dell'Italia è quello con le maggiori richieste, con una percentuale del 50% circa, mentre il centro del paese si colloca al secondo posto col 30%, il fanalino di coda rimane il mezzogiorno (20%).
In forte aumento le richieste di prestito per il matrimonio, qui si sfiora il 41% negli ultimi due anni, ma stavolta la differenza la fa il sud del paese superando notevolmente la metà delle domande di credito, seguito dal settentrione e dal centro.
In questo caso però si dimezzano gli importi richiesti, su scala nazionale si passa da una media di 20mila euro a soltanto 10mila euro, fatta eccezione per Sardegna, Liguria e Marche, dove la domanda non supera gli 8mila euro.
E per garantirsi il matrimonio, i futuri sposi, si rivolgono ancora hai propri genitori, data la precarietà cui versano i giovani d'oggi: dipendenti pubblici, privati e pensionati, sono le categorie reddituali più sicure, che richiedono il prestito finalizzato ai tradizionali fiori d'arancio, per il giorno delle nozze.