Siamo ai minimi dall'anno 2009 per quel che riguarda le erogazioni di prestiti a favore delle imprese. Questo perché nel secondo trimestre del corrente anno solo il 26,9% delle domande di finanziamento è stato accolto rispetto al 29,6% del primo trimestre del 2013.
A rilevarlo è stata la Confcommercio, attraverso l'apposito Osservatorio sul credito per le imprese operanti nei settori del turismo, del commercio e dei servizi. Continua a manifestarsi quindi in Italia quella pericolosa fase di credit crunch che secondo la Confcommercio sembra essere diventata senza fine.
Un tasso di accettazione dei prestiti pari ad appena il 26,9% significa che quasi tre imprese su quattro, nel chiedere credito alle banche, non riescono a far fronte al proprio fabbisogno a livello finanziario.
Il Rapporto della Confcommercio, che è stato messo a punto in collaborazione con l'istituto di ricerca Format, rivela inoltre come il credit crunch allontani le imprese stesse a chiedere prestiti in banca. La percentuale di PMI che si rivolge al sistema bancario per l'accesso al credito è infatti crollata al 10,8%.
Il che significa considerando il tasso di accettazione dei finanziamenti che solo il 2,9% delle piccole e medie imprese riesce in questo momento a chiedere e ad ottenere soldi in prestito dalle banche. Che in altre parole vuol dire che le PMI sono così stressate e demoralizzate dalla crisi finanziaria ed economica che oramai in banca neanche si presentano più sapendo di avere poche chance per ottenere liquidità.