Da Francoforte giunge la notizia che le banche europee nel corso della prossima settimana (si parla del 30 gennaio) procederanno ad un parziale rimborso dei prestiti triennali ricevuti dalla Bce nel dicembre 2011. Quella del 2011 fu la prima di due tranches di aiuti concessi alle banche, la seconda è datata febbraio 2012.
Complessivamente le banche europee hanno ricevuto dalla Bce una somma che si aggira attorno ai 1.000 miliardi di euro: 489 miliardi nel 2011 e 530 miliardi nel 2012. Il rimborso annunciato per il 30 gennaio ammonterà complessivamente a 137,2 miliardi di euro, che rappresentano un quarto della somma che globalmente la Bce ha versato a fine 2011, esattamente il 28% del prestito di 489 miliardi concessi a 523 istituti di credito per evitare il credit crunch, ossia la stretta del credito nei confronti di famiglie e imprese da parte degli istituti bancari, per effetto della crisi economica in atto. Tenendo conto delle due operazioni di finanziamento volute da Mario Draghi sono circa 800 gli istituti bancari europei che hanno tratto vantaggio dall'aiuto della Bce.
La notizia della parziale restituzione delle somme ricevute sembra essere stata accolta positivamente dai mercati. L'importo del parziale rimborso annunciato il 25 gennaio dalla Bce secondo gli operatori sarebbe addirittura superiore a quelle che erano le attese, e ciò sarebbe conseguenza del sostanziale miglioramento delle condizioni del mercato interbancario.
Nel mercato interbancario le banche con eccesso di liquidità offrono capitale a quelle con scarsa liquidità, solitamente attraverso la concessione di prestiti obbligazionari. A questo primo rimborso, con ampia probabilità faranno seguito nelle prossime settimane ulteriori operazioni di restituzione, e ciò viene interpretato come un ritorno di fiducia e dunque come un segnale di normalizzazione e di superamento della crisi. Si stima che nel semestre in corso i rientri di capitale presso la Bce potrebbero arrivare complessivamente ad una somma che si aggira sui 350 miliardi euro.
A questo punto, preso atto che le somme concesse in prestito dalla Bce alle banche verranno gradualmente restituite, è lecito chiedersi se l'obiettivo prefissato da Mario Draghi e dal suo entourage sia stato conseguito. La maxi-operazione di finanziamento è veramente servita ad evitare la stretta sul microcredito e sul credito alle realtà imprenditoriali? Il credit crunch è stato realmente evitato? I dati diffusi dal Centro Studi e Ricerche di Unimpresa all'inizio di quest'anno a dire il vero smentiscono questo assioma. Dall'indagine di Unimpresa emerge che in Italia le banche, che dalla Bce hanno ricevuto globalmente oltre 200 miliardi di euro, hanno in realtà ridotto i finanziamenti a famiglie e imprese per un ammontare complessivo di circa 50 miliardi di euro durante tutto il 2012.