Le banche italiane sono sempre più preoccupate e crescono i malumori con la piattaforma di scambi Lch Clearnet per come gli istituti riescono in qualche modo a finanziarsi. La Lch Clearnet smista e assicura il passaggio a Londra da parte delle banche prestatrici e in Italia poi lavora con Cassa compensazione e garanzia. Le banche internazionali danno del denaro alle banche italiane che lo prendono e lo devono rimborsare dopo pochi giorni a ciclo continuo, quindi tutto dipende dalle strutture che permettono di regolare i prestiti a brevissimo termine.
Un grande problema per l'Italia è rappresentato proprio dalle condizioni di finanziamento imposte dalla stessa Lch su Cassa (l'equivalente italiana) e gli istituti devono presentare dei titoli in garanzia dei prestiti. Un anno fa quando lo spread era vicino ai 500 punti, l'Lch impose dei forti condizionamenti sul valore dei titoli italiani in previsione di un possibile fallimento della Penisola. Oggi, con lo spread sceso a 250 punti, Londra continua a comportarsi allo stesso modo, come se l'Italia fosse ancora un rischio. Nelle condizioni attuali le banche si trovano a presentare delle garanzie molto "pesanti" per ottenere dei prestiti a breve termine, delle volte non riuscendo. Le banche italiane denunciano questo fatto considerandolo una discriminante nei loro confronti.
I banchieri italiani, alcuni di Milano, stanno valutando seriamente l'idea di denunciare l'Lch Clearnet. Ad intervenire l'On. Saccomanni: "Stiamo preparando misure simili nei confronti di Lch e sul comportamento delle controparti italiane".