Le restrizioni nell'accesso al credito in Italia sono tali che l'ammontare dei prestiti erogati dal sistema bancario fa registrare delle vistose flessioni su base giornaliera. Il taglio per le imprese è infatti pari a ben 100 milioni di euro al giorno nel confronto anno su anno, e nel complesso si sale a 283 milioni di euro al giorno includendo le famiglie e le Amministrazioni Pubbliche.
Questo è quanto è emerso, tra l'altro, da "I prestiti bancari a pa, imprese e famiglie", un Rapporto realizzato da Unimpresa, attraverso il proprio Centro Studi, che rivela come anche il 2013 per l'accesso al credito sia un anno pessimo visto che nei primi cinque mesi dell'anno mancano all'appello erogazioni per ben 42,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il Rapporto di Unimpresa, realizzato su dati di Bankitalia, conferma come per quel che riguarda l'accesso al credito non s'intraveda ancora la luce in fondo al tunnel. Questo perché calano le erogazioni per tutti, per le famiglie consumatrici, per le piccole e medie imprese e per gli enti locali.
Ed è un calo che riguarda i prestiti personali, il credito al consumo ed i mutui alle famiglie ed alle imprese dopo un 2012 fortemente negativo che ha contribuito anche ad affossare il settore immobiliare in termini di transazioni concluse. Per questo Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, auspica che le banche nel decidere se concedere o meno credito non si fermino solo all'analisi fredda dei numeri, ma valutino i progetti e quelle che sono le prospettive di sviluppo.