Ottenere prestiti bancari grazie a Facebook? In America è possibile anche questo. L'idea è di alcune società americane ("LendUp" e "Lenndo"): studiare i profili social di chi richiede prestiti bancari per capire se il richiedente sarà in grado di restituire il denaro.
Se hai pochi amici su Facebook sarà difficile avere un prestito bancario, poiché questo è indice di poca affidabilità. Se hai un amico insolvente tra i tuoi amici di Facebook, poi, sarà ancora più difficile ottenere un prestito bancario, un po' come se fosse un "garante al contrario".
Prestiti bancari e social network: come funziona "LendUp"
La società LendUp utilizza i social come indicatore di stabilità per decidere se concedere o meno un prestito bancario. Secondo la LendUp, infatti, una attività intensa sui social network può essere considerata un valido indicatore di stabilità economica.
Prima di concedere un prestito bancario, quindi, le banche studiano i profili social del cliente, prestando particolare attenzione al numero di amici su Facebook e al numero di followers su Twitter. Questi dati faranno da discriminante per decidere sul prestito bancario richiesto.
Prestiti bancari e social network: come funziona "Lenndo"
Anche la società Lenndo utilizza i profili social per decidere su una richiesta di prestito bancario, ma in maniera differente. In pratica si basa su una sorta di proprietà transitiva: se tra i tuoi amici figura un cattivo pagatore, per te sarà impossibile riuscire ad ottenere un prestito bancario.
Lenndo studia anche i profili LinkedIn dei creditori, in modo da cercare di capire se, in caso di licenziamento, il creditore riuscirà facilmente a trovare un nuovo lavoro e quindi a coprire il prestito bancario richiesto. Anche la qualità e la quantità dei contatti LinkedIn del richiedente fungono da garanzia per il prestito bancario.
Prestiti bancari e social network: si può fare?
Viene spontaneo chiedersi se utilizzare i dati provenienti dai social network come garanzia per un prestito bancario sia un metodo valido o meno. Le associazioni per i diritti dei consumatori americane hanno già espresso il loro dissenso a riguardo, condannando il metodo di selezione recentemente introdotto.
Ad oggi, le leggi americane che regolano il trattamento dei dati personali e finanziari dei clienti delle banche non prevedono la possibilità di utilizzare i social network come garanzie per un prestito bancario. Non è neanche chiaro se la pratica sia completamente legale o meno. Non resta che attendere le prossime novità in merito alle garanzie per richiedere un prestito bancario.