In aumento le sofferenze delle banche italiane. La causa è da rintracciare nell'aumento dei crediti maturati a seguito di prestiti erogati ad aziende poi cadute in difficoltà. Il numero delle richieste di prestito aveva registrato una lieve crescita nel corso degli ultimi mesi dello scorso anno, quando molte imprese avevano manifestato le loro crescenti difficoltà nel sostenere le tante scadenze fiscali. Per questo molte aziende hanno dovuto chiederne uno, mettendo i prestiti proposti dalle varie banche ed istituti di credito a confronto, per individuare la soluzione più conveniente.
In tema prestiti le possibilità sono molteplici. Le aziende interessate possono informarsi su Findomestic, Agos o Fiditalia e qualunque altra banca o istituto di credito. Uno scenario più esteso è quello presentato dall'ultimo studio di Bankitalia. Stando ai dati, il numero delle aziende in difficoltà sarebbe cresciuto del 18,4% nel novembre scorso. Un dato preoccupante che mette in luce la situazione di crisi che accomuna molte aziende, risollevando la questione – in realtà già nota - relativa alla qualità del credito. Un problema di primaria importanza che richiederebbe un intervento più incisivo da parte del governo e della BCE.
Stando ai dati emersi dallo studio, anche il settore privato avrebbe registrato un calo dei prestiti concessi nel corso dell'ultimo anno, pari a -1,6%. Un dato da ricollegare probabilmente alle incertezze di poter rispettare le scadenze dei piani di rientro concordati. Ad averne sentore sono soprattutto le famiglie, i cui prestiti sono calati dello 0,5% nel corso dello stesso anno. In condizioni di difficoltà i privati decidono di rivolgersi con maggiore facilità all'aiuto offerto dai famigliari.
In termini di sofferenze - senza tenere in considerazione le correzioni per le cartolarizzazioni, ma solo delle discontinuità statistiche – il tasso di crescita sui dodici mesi è pari al 18,4% e accompagnato da un'accelerazione delle procedure di raccolta. Per i tassi d'interesse - rilevati nel novembre scorso - sui finanziamenti erogati alle famiglie per l'acquisto di un'abitazioni, i valori subiscono una lieve crescita toccando il 3,19 %; per quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si registra invece un calo, raggiungendo lo 8,83% .