Scivolone di un miliardo e mezzo di euro per le sofferenze bancarie che per la prima volta dal 2008 spingono all'inversione di tendenza la performance dei prestiti non rimborsati. Intanto su base annua l'erogazione di prestiti continua a muoversi in territorio negativo seppur si veda qualche spiraglio di luce sul fronte dei prestiti personali e dei prestiti alle imprese a medio termine.
Lo mette nero su bianco il Centro Studi di Unimpresa, l'Unione Nazionale di Imprese, nel rapporto mensile sul credito in cui sottolinea che le sofferenze bancarie, seppur aumentate su base annua, nell'ottobre del 2015 sono calate rispetto al mese precedente passando ai 198,9 miliardi rispetto agli oltre 200 miliardi di sofferenze bancarie registrati nel mese di settembre e dall'altro che complessivamente. Secondo quanto riporta lo studio dell'associazione, basato sui dati diffusi dalla Banca d'Italia, i prestiti nella loro totalità hanno registrato un calo pari a 3,4 miliardi di euro nell'ultimo anno. Non è stato sufficiente a trainare il mercato dei finanziamenti, l'aumento dei prestiti personali che nei 12 mesi chiusi a ottobre 2015 hanno messo a segno un aumento di oltre 21 miliardi, più precisamente di 21,7 miliardi di euro.
Prestiti alle imprese, calo di oltre 25 miliardi
A pesare sul passo indietro dei prestiti nei 12 mesi, sono stati i prestiti alle imprese che secondo la fotografia scattata dall' Unione Nazionale di Imprese hanno registrato un calo di oltre 25 miliardi, circa due miliardi al mese in media.
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A ottobre 2015, il totale dei finanziamenti al settore privato ha archiviato l'anno con una diminuzione di 3,4 miliardi di euro passando da 1.416,2 miliardi a 1.412,8 miliardi. Il calo investe particolarmente le aziende che nei 12 mesi chiusi a ottobre hanno visto una discesa dei finanziamenti di quasi tutti i tipi di durata.
Prestiti alle imprese, bene solo finanziamenti a breve
Ad aggirarsi in territorio positivo infatti sono soltanto i prestiti alle imprese a medio periodo che nei 12 mesi presi in considerazione hanno sfiorato una crescita di 20 miliardi di euro, in controtendenza rispetto ai prestiti alle imprese di lungo periodo e ai prestiti alle imprese di breve periodo che sono indietreggiati rispettivamente di 21 miliardi di euro e di 24 miliardi di euro rispettivamente.