Avviare un'impresa significa prima di tutto trovare i fondi necessari. Aspiranti imprenditori o liberi professionisti possono quindi rastrellare le offerte dei vari istituti di credito alla ricerca dei prestiti più vantaggiosi per le proprie esigenze.
Sono molteplici gli istituti di credito e le finanziarie, da Agos a Compass, da Findomestic a IBL e così via, che offrono prodotti pensati appositamente per le neo imprese. Diverso però il discorso per le start up innovative, quel particolare tipo di impresa tutta fondata su un'idea da sviluppare, spesso di grande impatto tecnologico, ma con pochissime garanzie da offrire ad una banca.
Come fare quindi? Una soluzione è sicuramente rappresentata da una forma di finanziamento di recente introduzione in Italia, ma utilizzatissima all'estero: il crowdfunding. Ce ne parla, al convegno I-Com per l'innovazione energetica, Alessandro Maria Lerro, Senior Partner presso Lerro&Partners.
Le aziende energetiche, infatti, possono rilevarsi molto interessanti per i piccoli investitori privati, perché sono delle attività redditizie e affidabili. Investendo in una start up energetica, inoltre, si ottengono due benefici: da una parte il profitto tratto dalle quote di investimento, dall'altra il risparmio, che può realizzarsi ad esempio sotto forma di sconti per l'utilizzo dell'energia.
È un modello di investimento scarsamente diffuso in Italia e in Europa, ma di gran successo negli Stati Uniti, dove viene considerato come un modo per democratizzare il mondo della finanza. Dopo l'estate, Lerro&Partners curerà il lancio di Ecomill, una piattaforma di crowdfunding interamente dedicata alle start up energetiche che, per i motivi sopracitati, sono le più adatte a questa tipologia di investimento.
Un esempio di successo, infatti, è quello rappresentato dall'azienda dei servizi loca i Rivoli Veronese, che ha lanciato per i cittadini un bond che è stato largamente sottoscritto.