Prestiti alle imprese in positivo, le aziende riacquistano fiducia e il settore finanziamenti ricomincia a respirare. Dopo anni di involuzione finanziaria e di rapporti accesi tra imprenditori e istituti, il 2014 scrive un nuovo capitolo dell'epopea finanziaria Made in Italy. In questi ultimi anni, il mercato dei crediti ha sofferto drammaticamente le conseguenze delle congiunture economiche globali, il web si è dimostrato una risorsa in grado di sostenere i cittadini, consentendo loro di informarsi sui finanziamenti del mercato, sulle tipologie esistenti e sulle modalità di richiesta; istituti online propongono tutt'oggi prestiti alle imprese e alle famiglie a tassi più convenienti, ma sempre facendo i conti con una realtà esangue, che stenta a rialzari in piedi. O forse, stentava.
Prestiti alle imprese al +7,4%
Gli imprenditori, diventati esperti naviganti abili a porre Fiditalia e i suoi tassi a confronto con quelli di Agos, Findomestic e di tutti gli altri istituti, nell'ultimo anno hanno messo in luce un approccio nuovo, più propositivo e incoraggiante. Secondo le ultime rilevazioni Crif, infatti, la domanda di prestiti alle imprese ha segnato un aumento del 7,4% su base annua, dimostrando l'apertura – ci si augura – di un nuovo ciclo, fatto da maggiori investimenti e minor timore verso le congiunture di mercato.
+13,9% rispetto al 2009
I dati Crif del 2014 evidenziano come l'aumento dei prestiti alle imprese non sia causale o congiunturale, ma figlio di un percorso di progressivo miglioramento giunto quasi a piena maturazione. Se la domanda di prestiti segna, infatti, un +7,4% in relazione al 2013, ancora più significativo è il tasso di crescita andando a ritroso negli anni. Rispetto al 2012, infatti, l'aumento della domanda si attesta sul +8,9%; +10,9% in relazione al 2011; +11,9 e +13,9%, rispettivamente, in relazione agli anni 2010 e 2009.
Le domande per tipologia di società
Le società di capitali hanno fatto registrare la crescita più significativa, con un aumento dei volumi di domanda pari al 7,9%. Ottimo trend per la domanda di prestiti alle imprese anche nel comparto delle ditte individuali, in cui l'incremento è stato pari al 6,6%. Tuttavia, occorre mettere in risalto come la curva di domanda delle imprese singole sia decisamente più discontinua; dopo tre trimestri di forte espansione, infatti, la domanda in tale tipologia di società ha fatto segnare un significativo -6,3% nell'ultimo trimestre del 2014. Le società di piccole dimensioni sono, solitamente, maggiormente reattive alle turbolenze del mercato creditizio rispetto a quelle più grandi; la speranza è che le contrazioni del periodo ottobre – dicembre possa non configurarsi come l'avvio di una nuova parabola negativa.
Importo erogato in diminuzione
Altro dato che toglie, parzialmente, il sorriso è quello relativo ai volumi di importo erogati, divenuti più bassi. La porzione più significativa della domanda di prestiti alle imprese, in effetti, è quella dei finanziamenti inferiori ai 5.000 euro, in crescita dello 0,7% e rappresentanti il 33,8% del totale. Il 43,2% dei prestiti alle imprese è rappresentato da crediti inferiori ai 10.000 euro.
Il valore medio dei finanziamenti nel 2014 è stato pari a 69.480 euro, in diminuzione dell'1,6% rispetto al 2013, quando esso si attestava sui 70.633 euro. Flessione ancora più significativa se si considera il dato relativo alle sole ditte individuali, in contrazione di 6,4 punti percentuali e con importi medi di 34.218 euro, contro i 36.563 del 2013. Tengono botta gli importi delle imprese di capitali, in diminuzione dello 0,7% (93.865 euro nel 2014 contro i 94.499 del 2013).