I nuovi prestiti alle imprese in Italia fanno inversione di tendenza a novembre. Sulla scia della frenata registrata nel mese di ottobre, infatti, a novembre l'erogazione di prestiti alle imprese fa un passo indietro a differenza di quanto accaduto a settembre, mese in cui il dato correva a doppia cifra verso il rialzo.
Nello specifico, secondo quanto registrato dalla Bce, la Banca Centrale Europea, sulla base dei dati diffusi da Bankitalia, le imprese che hanno fatto richiesta di finanziamenti nel mese di novembre sono diminuite, come rilevato anche da Unimpresa che in compenso ha riscontrato un calo delle sofferenze bancarie nello stesso periodo. Le erogazioni hanno di poco superato i 34 miliardi di euro per attestarsi, più precisamente, a quota 34,1 miliardi di euro. Il dato si è attestato in discesa di oltre 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Più precisamente la diminuzione delle erogazioni di prestiti alle imprese italiane nel mese preso in esame è stato pari all'1,1% anno su anno.
La riduzione della richiesta di prestiti da parte delle imprese nel mese di novembre trova riscontro anche nei dati sugli investimenti effettuati dalle imprese.
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Questi ultimi, diffusi dall'Istat, sottolineano che il tasso medio degli investimenti da parte delle imprese nel terzo trimestre dell'anno appena archiviato, è calato di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente e dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, toccando quota 18,8%.
Calano i prestiti alle imprese. Giù anche i tassi
Fa controtendenza la buona notizia relativa alla diminuzione dei tassi, calati di 5 punti percentuali per le imprese. Secondo quanto registrato dalla Bce che si è basata sui dati diffusi da Bankitalia, il valore medio dei tassi nel mese di novembre è calato di circa 68 punti base rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e si è attestato a quota 1,87 per cento.
L'indietreggiamento del valore medio dei tassi, ha fatto sì che i tassi italiani si mettessero in linea con i valori medi di tutta l'Eurozona che si aggirano attorno a quota 1,87% appunto. Un'ottima performance soprattutto se confrontata con lo stesso periodo dello scorso anno, in cui i l'Italia restava indietro agli altri paesi della zona euro per ben 32 basis point.