Buone notizie per le piccole e medie imprese della Sardegna. Grazie ai progetti "Microcredito Fse" della Sfirs – Società finanziaria Regione Sardegna - e "Imprese a tasso zero" del Ministero dello Sviluppo Economico è in arrivo un pacchetto di 56 milioni di euro di prestiti alle imprese del Nuorese e dell'Ogliastra.
Sul totale del plafond nel piatto, 50 milioni di euro sono messi a disposizione dal Governo mentre i restanti 6 milioni sono incentivi apportati dalla Sfirs, grazie al fondo intitolato Microcredito Fsi. Il bando che consentirà alle piccole e medie imprese della Sardegna il godimento di questi finanziamenti, è stato rilanciato dalla giunta regionale.
Prestiti alle imprese innovative della Sardegna
Il fondo punta o a riprendere in mano le redini di attività accantonate sulla scia delle difficoltà economiche che da tempo oramai attanagliano il Paese a invogliare gli imprenditori a fondare start up. Aziende queste ultime sempre più incentivate, basti pensare che le banche sono le prime ad agevolare le start up con tassi sempre più bassi
Il fondo di prestiti alle imprese prevede l'erogazione di prestiti compresi in un range che va dai 5 mila fino a 25 mila euro da investire in attività imprenditoriali innovative e per far rialzare aziende con difficoltà economiche e impossibilitate a ricorrere a canali di prestito tradizionali.
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Il prestito verrà concesso con un tasso di interesse nullo e una rateizzazione a cadenza mensile con decorrenza a sei mesi dalla stipula del contratto: 18 mesi per le imprese costituite alla data di presentazione della domanda.
Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra ha sottolineato che in questo periodo complicato per l'economia del Paese, il microcredito e gli incentivi a tasso zero sono un' opportunità da cogliere al volo.
Finanziamenti per pmi, dettagli sul bando
Il bando, la cui scadenza è in agenda per il prossimo 13 gennaio, si rivolge a tutti gli ambiti di attività. Sotto i riflettori particolarmente a servizi al turismo, Ict, energie rinnovabili e risparmio energetico, servizi sociali, artigianato, manifatturiero, servizi culturali. Che avranno priorità sugli altri settori. Non sono ammessi al bando invece quei comparti esclusi dai regolamenti comunitari.