In questo periodo di forte crisi economica si fa un grande discutere sulla moneta unica europea, l'Euro e su un'eventuale ritorno alla vecchia Lira nel nostro Paese. I problemi della mancanza di un'unità politica dietro l'Euro è ormai evidente a tutti ma andiamo a vedere come tutto questo influisce sul settore dei prestiti.
Come ha dichiarato recentemente il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, la moneta unica ha contribuito negli anni a far diminuire tassi d'interesse sul prestito, fino a dimezzarli. La diretta conseguenza di tutto ciò è stato un correlato e graduale innalzamento della soglia di indebitamento delle famiglie.
Per dirla in numeri, le famiglie italiane si sono esposte all'indebitamento fino a 19.916 euro con un aumento di 11,604 euro. Per la fine di ottobre dello scorso anno ecco una classifica dell'indebitamento nelle città italiane: Roma (29.353 euro), provincia di Milano (28.472), Lodi (28.351).
Il risultato di tutto ciò, neanche a dirlo, è sato un progressivo impoverimento delle famiglie e ora, come sottolineato anche dall'Eurispes il numero di nuclei famigliari poveri è in aumento. Alcune di queste famiglie, poi, si ritroveranno in un vortice che le porterà a cercare, per bisogno, di olttenere altri prestiti e finanziamenti.