Il tasso di crescita dei prestiti richiesti dalle famiglie italiane è pari al 5,5%, un dato ben più alto rispetto a quello della media degli altri paesi europei che si attesta al 3,2%. Queste sono le informazioni, relative al mese di settembre, fornite dall'analisi sul mercato dei prestiti per le famiglie dell'Abi, presentate alla seconda edizione del convegno "Credito al Credito 2011" organizzato a Roma dall'Abi stessa. Da questi dati emerge da una parte che, nonostante la situazione di crisi, le famiglie italiane hanno continuato a chiedere prestiti e, dall'altra, che le banche hanno saputo far fronte a questa richiesta nonostante le sofferenze bancarie siano in aumento.
Anche la richiesta di mutui registra una crescita elevata (+5%), mentre ad abbassarsi è la percentuale dei crediti al consumo (+0,7%), indice di una situazione statica per quanto riguarda i consumi. L'ammontare dei prestiti erogati alle famiglie corrisponde a 615 miliardi di euro, di cui 365 destinati all'acquisto di una casa e 63 miliardi per il credito al consumo.
Fino a settembre, dunque, la situazione del rapporto tra banche e famiglie ha continuato a reggere e se le prime non sembravano aver chiuso ancora i rubinetti, le seconde apparivano ancora come le famiglie con meno debiti in Europa. Ma le prospettive per il futuro non sono delle migliori, come hanno fatto presagire i rallentamenti nei prestiti registrati nel terzo trimestre dell'anno dal bollettino dell'Osservatorio Abi. Il direttore generale dell'Abi Giorgio Sabatini ha infatti fatto notare come "di fronte ad un contesto economico in continua tensione, che non consente previsioni affidabili sulle prospettive di crescita del Paese, occorre ampliare gli sforzi per soluzioni più strutturate a favore delle famiglie italiane alle prese con specifiche esigenze finanziarie".
Il peso del rischio sovrano che grava sugli istituti bancari potrebbe portare a un innalzamento dei tassi dei prestiti da parte delle banche, che provocherebbe un aumento delle difficoltà delle famiglie ad ottenere prestiti. La situazione per i consumatori potrebbe essere ancora più complicata dal momento che il "Piano per le famiglie", che ha concesso a oltre 52 mila nuclei familiari la possibilità di non pagare per un anno le rate del mutuo, a fine dicembre scadrà. L'Abi dunque sottolinea la necessità di prendere nei prossimi mesi dei provvedimenti che garantiscano comunque alle famiglie l'erogazione di prestiti soprattutto per le famiglie con nuovi nati nel 2009, 2010, 2011 (progetto "Fondo Garanzia").
Per le famiglie che hanno bisogno di prestiti può essere utile il servizio di confronto di SuperMoney che permette di avere una visione generale di finanziamenti sul mercato, attraverso la comparazione delle proposte di prestiti personali di numerosi gruppi bancari nazionali.