La crisi continua a far sentire i suoi effetti negativi sul credito al consumo. In particolare nel 2013, per il quinto anno consecutivo, si registra un forte calo dei prestiti finalizzati all'acquisto di beni: la flessione delle erogazioni degli istituti di credito è pari a -6,2%, per un ammontare complessivo di 27,6 miliardi in meno rispetto al 2012.
Il dato emerge da un rapporto di Assofin, Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, riportato su Il Sole 24 Ore. La frenata dell'anno in corso (relativamente contenuta se confrontata agli anni precedenti) si somma al tragico -12% del 2012, in una spirale negativa che dal 2008 ha di fatto bruciato ben 15 miliardi di euro.
Nel dettaglio, analizzando la situazione fino al mese di luglio 2013, i finanziamenti per l'acquisto di automobili sono diminuiti del 7% circa, a 5,2 miliardi, mentre quelli per l'acquisto di arredamento, elettrodomestici o vacanze sono calati del 2,8%.
Unica eccezione positiva, in questo contesto, è rappresentata dalla modalità della cessione del quinto, che risulta invece in ripresa soprattutto, riporta Assofin, tra i pensionati. Quali le prospettive per il prossimo futuro? L'associazione non è ottimista: si spera di contenere il calo dei prestiti intorno al -5%.
Amaro il commento di Chiaffredo Salomone, presidente di Assofin, secondo il quale sul calo dei finanziamenti pesano "l'erosione del reddito, l'incertezza del posto di lavoro e, soprattutto, un pessimo clima di fiducia. Il consumatore che percepisce l'incertezza del reddito non consuma e non chiede prestiti. Servirebbe un rilancio dei consumi, anche legato alla fiscalità, per sperare di invertire rotta".