Acquistare un'auto a rate è ormai diventata una necessità in questo periodo di crisi. Ma un'indagine di Altroconsumo rivela come tra i concessionari ci sia poca trasparenza nel fare prestito per acquistare un veicolo.
L'inchiesta ha interessato le città di Milano, Roma e Napoli ed il prestito serviva ad acquistare un'auto di 15.000 euro da rimborsare in 48 mesi. Il risultato è stato alquanto deludente: le norme sulla trasparenza sono quasi nulle e l'acquirente non viene informato adeguatamente sui reali costi del prestito.
L'Ebic, il documento obbligatorio che attesta il Taeg e gli altri dettagli contrattuali del prestito, non viene rilasciato dal concessionario nel 90% dei casi. Altro punto dolente è costituito dal preventivo: spesso è un semplice foglio di carta non regolamentare. Alla domanda diretta sull'ammontare del Taeg le risposte sono state nulle nel 39% dei casi e sbagliate nel 37%.
Ancora peggiore la situazione in caso di auto usate: su 15 concessionari visitati, solo uno ha provveduto a consegnare l'Ebic e nell'88% dei casi non hanno fornito risposte adeguatamente chiare sul Taeg.
L'importanza di conoscere questo parametro è fondamentale in quanto indica il costo vero e proprio del finanziamento, cioè il reale guadagno dell'ente regolatore: per legge il Taeg deve essere comunicato con i documenti informativi forniti al cliente. Solo in questo modo il prestito potrà essere del tutto trasparente e l'acquirente potrà capire la convenienza o meno del finanziamento. Una soluzione possibile per capire se il finanziamento dell'auto è alla portata delle nostre tasche sono i servizi di comparazione online, sul cui calcolatore vengono visualizzate le proposte delle principali banche e finanziarie, nonché tutte le condizioni del prestito.