Negli ultimi anni sono nate soluzioni alternative per chi è alla ricerca di prestiti personali a tassi vantaggiosi. Si tratta del social lending, detto anche peer-to-peer lending (P2P lending), ovvero della possibilità di prestarsi denaro tra privati. Con la fiducia nelle banche ai minimi storici, le recenti piattaforme di social lending stanno riscuotendo davvero un grande successo, merito delle condizioni vantaggiose sia per chi presta che per chi riceve. Eliminando l'intermediazione delle banche e gestendo tutte le pratiche online, infatti, è possibile proporre tassi di interesse convenienti a chi richiede il prestito, senza però penalizzare i prestatori, che possono così far fruttare la liquidità che hanno da parte.
Social lending, un successo mondiale
Recentemente le piattaforme di social lending si sono diffuse un po' ovunque. Secondo una ricerca eseguita da Sda Bocconi e commissionata dal Crif, nel corso del 2014 il totale dei prestiti erogati a livello mondiale con questo sistema ammontava a circa 11 miliardi di dollari. Una crescita enorme rispetto all'anno precedente, stimata in +100%. Un successo che, secondo le previsioni, non ne vuole sapere di diminuire, anzi. Nel 2015 è atteso un volume complessivo di prestiti online tra privati di oltre 34 miliardi di euro, il triplo di quanto erogato nel 2014.
Prestiti a tassi vantaggiosi online: gli italiani hanno ancora dubbi
In Italia l'importo complessivo di prestiti erogati tramite le piattaforme online di peer-to-peer lending ad oggi è di circa 23 milioni di euro. Tuttavia gli italiani si dimostrano ancora un po' scettici nei confronti di questa forma di credito alternativa ai canali tradizionali di banche e finanziarie. Ovviamente, i prestiti tra privati richiedono una buona dose di fiducia tra le parti e, soprattutto, nella piattaforma utilizzata per metterle in contatto. In un Paese dove persino i pagamenti digitali stentano a decollare non c'è quindi da stupirsi se ci vorrà ancora qualche anno perché il social lending diventi un fenomeno di massa.
DA LEGGERE: Social lending, gli italiani nutrono ancora dubbi
Il profilo del richiedente di prestiti tra privati online
Sempre secondo la ricerca di Sda Bocconi, l'utilizzatore tipo delle piattaforme di social lending in Italia è tendenzialmente di sesso maschile e ben istruito. Inoltre, spesso si tratta di individui con una situazione economica non brillante, che sperano quindi di minimizzare più efficacemente i costi del prestito rivolgendosi alle piattaforme online. Ovviamente, parliamo anche di soggetti con scarsa fiducia nelle banche, magari proprio perché gli è stata già rifiutata l'erogazione di credito.