La crisi economica non accenna a concludersi, ma le esigenze delle persone non sono cambiate: la maggior parte degli individui deve mantenere un'automobile e dei figli che studiano, e c'è anche chi ha la necessità di affrontare spese mediche, per parlare dei bisogni principali e meno frivoli. Spesso però manca la liquidità, ma la si può ottenere per mezzo di mutui o prestiti. Se la spesa da affrontare non è eccessiva, potrebbe essere utile confrontare i prestiti più convenienti proposti dagli istituti di credito, e scegliere quello che fa al caso nostro.
Una volta individuato il finanziamento migliore per le nostre esigenze, infatti, possiamo affrontare più tranquillamente un periodo difficile, e soprattutto essere sicuri che non ci saranno problemi nella restituzione dell'importo che ci è stato accordato. Prendere la decisione giusta vuol dire spendere del tempo per informarsi su un prestito Compass piuttosto che Findomestic, e confrontare le possibilità che ci vengono messe di fronte. E' sempre da tenere presente che bisogna anche tutelarsi, e quindi per muoversi nel modo giusto è necessario che la scelta fatta sia aderente alle nostre esigenze.
A questo proposito, l'ABI ha raccolto una serie di dati rendendo noto che le richieste di finanziamento soddisfatte nel primo periodo del 2014 sono state più di 15.000, per un importo superiore ai 4,9 miliardi di euro. Questa tendenza è derivata da un accordo fatto l'anno passato grazie al quale il mercato dei prestiti a piccole e medie imprese è ripartito dai blocchi di partenza.
Alla base dell'accordo c'è un fondo di 10 miliardi di euro, per cui i già numerosi prestiti erogati sono destinati ad aumentare sensibilmente. Se si considera poi che è stata anche concordata una proroga fino alla fine dell'anno, la concessione di finanziamenti non cesserà fino all'esaurimento del fondo.
L'Associazione Bancaria Italiana ha anche segnalato come le piccole e medie imprese che hanno maggiormente beneficiato dei prestiti sono quelle collocate al nord Italia, con uno stupefacente 80% di finanziamenti erogati in questa zona sul totale nazionale. Al centro Italia è stato accordato il 15%, mentre il sud e le isole hanno usufruito di un irrisorio 6%.
Il motivo di questa disparità è dato in primo luogo dalla domanda stessa di prestiti da parte delle piccole e medie imprese, che è stata più numerosa al nord, ma potrebbe anche essere stato condizionato dal livello di fiducia sulla ripresa, in quanto se non ripartono i consumi, non si può certo pensare ad una ripresa.
Il trend di richiesta di prestito da parte delle piccole e medie imprese ha coinvolto soprattutto quelle legate all'industria, mentre le aziende agricole si sono classificate all'ultimo posto. E anche in questo, il nord sembra più positivo quando guarda al futuro, quindi più lanciato nella richiesta di prestiti che portano ad investimenti e quindi aiutano a sbloccare la situazione attuale.