Più prestiti a imprese e famiglie grazie al Quantitative Easing. Questo è il quadro evidenziato dall'ultimo Bank Lending Survey della Banca Centrale Europea, secondo cui stiamo assistendo ad un progressivo allentamento della contrazione dell'erogazione di credito.
Prestiti a imprese e famiglie e Quantitative Easing
Per chi ancora non lo sapesse, il Quantitative Easing è il programma di acquisto di titoli pubblici e privati dell'Eurosistema, finalizzato ad immettere nuova liquidità sul mercato e a dare così una boccata di ossigeno a banche e consumatori. Annunciato dal Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi a gennaio 2015, il QE sta finalmente dando i suoi frutti, almeno stando a quanto rilevato dalla stessa BCE nel suo ultimo sondaggio.
Nell'ultimo Bank Lending Survey della BCE si legge che il Quantitative Easing è riuscito nell'obiettivo di "allentare gli standard creditizi", in particolare per quanto riguarda i finanziamenti concessi ad aziende e famiglie. Avendo a disposizione maggiore liquidità, le banche ne hanno infatti impiegata una parte per erogare credito a imprese e famiglie.
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Finalmente una bella notizia, dopo anni di crisi e di contrazione della concessione dei credito. Dal 2010 ad oggi, la mancata erogazione di prestiti alle Pmi è stata stimata da Confcommercio-Cer in oltre 97 miliardi di euro: quasi 100 miliardi di prestiti che sarebbero stati erogati se non ci fosse stata nessuna crisi, insomma.
Ma non è finita qui. Tra gli altri vantaggi, l'immissione di liquidità nell'Eurozona grazie all'alleggerimento quantitativo di Draghi ha provocato una riduzione del costo del denaro, a vantaggio dei consumatori che desiderano ad esempio comprare casa.
Crescita dei prestiti a imprese e famiglie: la conferma dell'ABI
Anche l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) sostiene la conclusione della Bce: nel periodo compreso tra gennaio-agosto 2015 i prestiti concessi alle sole imprese sarebbero aumentati ben del 15,9% rispetto a gennaio-agosto 2014. Anche per quanto riguarda il credito alle famiglie ci sono delle notizie positive: sempre secondo i dati ABI, nei primi 8 mesi di quest'anno sono stati erogati nuovi mutui per l'acquisto casa per un importo complessivo di quasi 29 miliardi di euro, con un aumento del +86,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (15,5 mld di euro). Una crescita, quella dei mutui casa, che è stata trainata dall'operazione della surroga, ovvero dal trasferimento del mutuo da un istituto bancario a un altro. In particolare, parliamo di circa il 29% sul totale dei nuovi mutui richiesti.