A Natale si è tutti più buoni. Ma a Natale si vogliono anche ricevere delle belle notizie: per la cronaca nera c’è tutto il resto dell’anno. E di buone notizie ce ne dà l’ABI, che sottolinea come quello di novembre, in materia di prestiti a imprese e famiglie, “è il miglior risultato da aprile 2012”. Quindi, se vogliamo finalmente fare quell’aggiunta alla cucina o un ritocchino alle pareti, ma non abbiamo la disponibilità finanziaria per portarli a termine, possiamo tranquillamente mettere i prestiti dei migliori istituti di credito a confronto, e scegliere quello che riteniamo più in linea con le nostre esigenze.
Dopo esserci informati su Findomestic, Fiditalia, Agos Ducato e sugli altri istituti di credito in modo da avere un’idea completa delle proposte del mercato, saremo ancora più rassicurati dai dati dell’ABI sulla situazione prestiti a imprese e famiglie dello scorso novembre. Per la prima volta, dopo 30 mesi di caduta libera dei prestiti da parte delle banche, è stato registrato un miglioramento, anche se non si può parlare di completo arresto: dal -2,1% di ottobre si è passati ad un -1,6% a novembre.
L’Associazione Bancaria Italiana ci tiene a sottolineare che la situazione di prestiti a imprese e famiglie è in miglioramento non solo in Italia, ma è valida per tutta l’Area Euro. Per quanto riguarda le nuove erogazioni, i finanziamenti alle imprese fino a un milione di euro hanno registrato un incremento su base annua dello 0,2%, mentre le erogazioni per l’acquisto di immobili, sempre per quanto riguarda i primi 10 mesi dell’anno, hanno registrato un aumento annuo del 30%.
Da prima della crisi a oggi, quindi dalla fine del 2007, i prestiti complessivi all’economia sono passati da 1.673 e 1.813,3 miliardi di euro, mentre quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.419. I finanziamenti alla clientela da parte delle banche che operano in Italia superano di 104,5 miliardi l’ammontare della raccolta da clientela. Diminuisce, però, la raccolta a medio e lungo termine, registrando un -13,4%, con un calo tendenziale in valore assoluto di oltre 69 miliardi di euro. Crescono invece i depositi: +3,6%, ovvero 44 miliardi in più rispetto al 2013.