In genere quando si parla di prestiti per l'imprenditoria femminile, ci si riferisce sempre alla legge 215 del 1992 - Azioni Positive per l'imprenditoria femminile - la quale stabilisce tempi e modi per usufruire di prestiti a fondo perduto o di altre forme di finanziamenti e/o agevolazioni. Questi prestiti sono messi a disposizione da fondi comunitari, statali e regionali e si possono ottenere in conto capitale, cioè a fondo perduto, oppure in conto interessi. Di solito i prestiti a fondo perduto finalizzati all'imprenditoria femminile, agiscono nei settori dell'industria, del turismo, dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura, dei servizi e anche in quello delle energie rinnovabili.
L'imprenditoria al femminile ha mostrato di resistere bene a una crisi che ha messo in ginocchio diverse realtà. Non a caso da marzo 2012 a marzo 2013, anno in cui molti imprenditori hanno dovuto loro malgrado gettare la spugna, sono nate oltre diecimila nuove attività gestite da donne. In pratica, mentre tutto il mondo imprenditoriale arranca registrando un passo avanti dello 0,2 per cento, le imprese gestite dall'altra metà del cielo hanno fatto meglio e di più: più 0,7, una percentuale che in numeri si traduce in ben 10.231 imprese in più.
Probabilmente anche in considerazione di questi numeri, l'Unione Europea ha deciso di dare all'imprenditoria femminile un incentivo in più per occuparsi anche del settore delle energie rinnovabili. Infatti, le imprese femminili che vogliono investire nel campo delle energie rinnovabili, nella ricerca e nell'innovazione, possono beneficiare dei contributi comunitari, in parte a fondo perduto, della Programmazione 2007-2013, tra cui il PON (Programma Operativo Nazionale) e il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). La finalità del Programma è di assicurare uno sviluppo sostenibile e duraturo attraverso interventi di ricerca e innovazione. Fra i nove settori di intervento è previsto anche quello concernente "Energia e risparmio energetico". Esso include lo sviluppo di tecnologie, prodotti e processi per le energie rinnovabili, per un utilizzo razionale dell'energia e per una maggiore efficienza energetica. Per il periodo 2007-2013, il finanziamento destinato al PON Ricerca e Competitività è di 6.205 milioni di euro, di cui 3.102 sono assicurati dal cofinanziamento comunitario. Per le piccole imprese il contributo a fondo perduto sarà equivalente al 50% dell'investimento totale.
Le interessate possono fare riferimento ai tre decreti del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2010 pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale a settembre 2010 che hanno per oggetto proprio gli investimenti produttivi in innovazione, energia e ricerca. Altre informazioni utili si trovano sul sito Invitalia.