I piccoli prestiti sono soluzioni di finanziamento molto richieste perchè consentono di ottenere degli importi di denaro contenuti, da restituire attraverso piani di rimborso di media-breve durata. Secondo i dati diffusi dal Barometro Crif le richieste di prestiti hanno registrato nel corso dell'ultimo anno una significativa crescita, circa il 9.5% in più rispetto allo scorso anno, con una particolare incidenza delle richieste di piccoli prestiti.
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Cosa sono i piccoli prestiti personali?
Uno degli aspetti particolarmente apprezzati dei piccoli prestiti riguarda senza dubbio la possibilità di poter ottenere delle piccole somme di denaro per affrontare degli acquisti importanti o dei progetti non particolarmente impegnativi, ma che comunque richiedono la disponibilità di una certa liquidità sul proprio conto corrente.
L'acquisto di un nuovo elettrodomestico, di uno smartphone o di un computer, possono essere alcune delle motivazioni per cui chiedere un finanziamento di questo tipo. Con un piccolo prestito si può infatti richiedere da un minimo di 500 euro fino ad un massimo di 5.000 euro, da restituire attraverso piani di rimborso che possono raggiungere la durata massima di 36 mesi.
Tra gli aspetti apprezzati dai risparmiatori rientrano i tempi ridotti di erogazione, soprattutto se si scelgono le formule online, e l'assenza di particolari forme di garanzie. Infatti, trattandosi di importi ridotti le banche e le società di credito adottano dei criteri di valutazione più flessibili.
Come richiedere un piccolo prestito?
Nella maggior parte dei casi i piccoli prestiti vengono richiesti nello stesso luogo in cui si effettua l'acquisto del bene o servizio. Grazie a delle convenzioni stipulate tra gli esercizi commerciali e le società finanziarie è possibile sottoscrivere il contratto per un prestito finalizzato, direttamente al momento dell'acquisto.
La procedura per farne richiesta è molto simile a quella prevista per i prestiti dagli importi maggiori, e prevede la presentazione di un documento di identità, dell'ultima busta paga o cedolino della pensione per dimostrare la presenza di una fonte di reddito, e in alcuni casi anche la ricevuta di pagamento dell'ultima bolletta luce o gas a conferma del luogo di effettiva la residenza.
Quali sono le soluzioni di finanziamento alternative?
Se l'obiettivo è richiedere di una cifra non particolarmente elevata, è possibile valutare altre soluzioni di finanziamento, come ad esempio la cessione del quinto. In questo modo è possibile restituire la somma richiesta pagando una rata costante per tutta la durata del contratto e proporzionale alla propria fonte di reddito.
La seconda soluzione è la carta revolving, un particolare tipo di carta di credito. In questo modo è possibile disporre di una certa liquidità (fino al raggiungimento dell'importo massimo concordato con l'istituto di credito), che sarà restituita attraverso delle rate mensili costanti, addebitate sul conto corrente. L'importo delle rate includerà i tassi d'interesse previsti da contratto e altre voci di spesa previste dal contratto.