Le PMI e i giovani si vedono spesso negare allettanti opportunità di crescita poiché non abbondano gli stanziamenti volti a favorirne lo sviluppo. Per quanto un'ottima soluzione resti sempre la ricerca di un prestito vantaggioso che possa fornire loro un sostegno, un'importante passo in avanti è stato compiuto dai ministeri dell'Economia e dello Sviluppo e dalla Banca europea per gli investimenti, i quali hanno sancito due accordi volti a finanziare progetti di ricerca e sviluppo delle PMI e a sostenere la realizzazione di nuove infrastrutture e favorire l'occupazione giovanile.
A beneficiare di tali condizioni non sono unicamente progetti con solide basi, ma anche iniziative che presentano un maggiore margine di rischio, per le quali non sarà più necessario ricorrere a drastici investimenti personali o vagli dei prestiti più accessibili, in quanto sarà garantita una maggiore copertura e assistenza. Fermo restando che informarsi su come funzionano le diverse tipologie di finanziamento è sempre utile, vediamo nel dettaglio in cosa consistono questi accordi.
Il primo accordo prevede un'operazione innovativa a livello europeo, ovvero l'impiego di 100 milioni del Fondo di Garanzia del MISE per le PMI a copertura dei richi di prima perdita in progetti di ricerca e sviluppo, tale per cui Stato e BEI (che attiverà un portafoglio prestiti di 500 milioni di euro) condividono i rischi.
Lo scopo è quello di riuscire a finanziare progetti con un profilo di rischio elevato grazie ad un'operazione per cui per ogni euro di garanzia dello Stato, la Bei aprirà una linea di credito di 5 euro.
La seconda iniziativa vede una collaborazione tra i due ministeri e la BEI, al fine di incrementare le risorse per il finanziamento di nuovi investimenti, che si svilupperà lungo tre linee: individuare progetti per la realizzazione di infrastrutture e studiare al contempo le forme più adeguate per finanziare le opere; individuare progetti sostenuti da fondi strutturali ai quali aggiungere risorse BEI; fornire assistenza tecnica ai soggetti che ne prevedano l'utilizzo dei fondi strutturali europei per il ciclo 2014-2020 al fine da ottimizzare al meglio le risorse, in relazione ai fondi della BEI.