Aprire un attività, comprare un'auto, realizzare un sogno nel cassetto o semplicemente aver bisogno di liquidità: questi e molti altri sono i motivi che possono spingere a rivolgersi ad un istituto di credito oppure ad una finanziaria per chiedere dei prestiti. Inoltre, si può scegliere tra diverse tipologie di finanziamento: per esempio i lavoratori dipendenti e i pensionati possono informarsi per capire cos'è la cessione del quinto.
Chi vuole risparmiare, poi, può anche orientarsi verso le banche che operano sul web e utilizzare i portali di comparazione per scoprire quali sono i migliori prestiti online. Insomma, le possibilità sono molteplici ma, specie in questo momento di difficoltà economica, l'accesso al credito non è sempre facile.
Per fortuna gli istituti bancari non smettono di proporre nuovi prodotti ai propri potenziali clienti. Un esempio è Intesa San Paolo, che ha diffuso un piano triennale, 2014-2017, che si pone come obiettivo il raggiungimento di 30mila gestori dedicati e di 5 milioni di clienti.
Nel nuovo piano d'impresa di presentano i nuovi prodotti della banca, tra i quali hanno un posto d'onore i prestiti personali, i prestiti con cessione del quinto e i mutui pre-delibera. Ovviamente l'offerta della banca sarà ricca anche di carte di credito e di debito, di assicurazioni e di investimenti, ma anche di servizi non bancari come quelli di biglietteria, intermediazione/consulenza immobiliare e viaggi.
Il target di questi nuovi prodotti saranno i clienti a bassa redditività, e, come di legge nel piano d'impresa, si prevede di passare dai "circa 70 euro di ricavi medi per cliente nel 2013 a circa 140 euro nel 2017".
Tutti i prodotti saranno potenziati con l'offerta di una piattaforma multicanale, che avrà l'obiettivo di avvicinare la banca ai clienti e alle loro esigenze. Inoltre, ci sarà anche una "delivery unit" incaricata di promuovere l'adozione di nuovi comportamenti commerciali.
Tutto il piano di Intesa San Paolo è concepito rispettando i quattro valori fondanti della banca: "new growth bank (ossia i nuovi motori di crescita), core growth bank (ossia piena valorizzazione del business esistente), capital light bank (ossia deleveraging su attività non-core) e persone e investimenti come fattori abilitanti".