Il microcredito in Sardegna ha registrato un vero e proprio boom di richieste negli ultimi anni. E ora, nuove possibilità e nuove risorse arrivano dall'intesa tra Caritas e Regione.
Negli scorsi giorni è stato infatti siglato un importante protocollo che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per erogare prestiti agevolati alle famiglie sarde, oltre all'istituzione di sportelli per il microcredito all'interno dei 100 centri di ascolto Caritas sparsi sul territorio regionale.
L'obiettivo è la lotta alla povertà e l'aiuto economico a famiglie cosiddette "non bancabili", cioè escluse dai canali tradizionali del credito per diverse motivazioni, tra cui l'assenza di garanzie o una storia creditizia insufficiente.
Il credito erogato servirà, nelle intenzioni dell'iniziativa, ad aiutare le famiglie in tempi di crisi, sostenendole nelle loro necessità primarie - come il pagamento di bollette, utenze, della spesa alimentare o delle cure mediche indispensabili - e nel contrasto ad una serie di piaghe, dall'usura agli effetti del gioco.
Il fondo sociale di rotazione sarà con tutta probabilità inserito nella prossima legge di stabilità dal Consiglio Regionale. A firmare il relativo protocollo biennale sono stati la Conferenza episcopale sarda (nella persona di monsignor Arrigo Miglio), la Caritas regionale (rappresentata dal presidente, monsignor Marco Lai), il presidente della regione Ugo Cappellacci e i rappresentanti dello Sfirs, che dal 2010 gestisce lo strumento comunitario del Fondo microcredito FSE.