Decidere di istallare un impianto fotovoltaico, oppure uno per sfruttare le biomasse, o ancora una caldaia a condensazione vuol dire investire sulle energie rinnovabili e sull'ottimizzazione dei propri consumi. Spesso non si tratta di investimenti di poco conto ed è necessario trovare un prestito vantaggioso per realizzare il proprio progetto.
Informarsi sulle caratteristiche dei prodotti di Agos, oppure di Findomestic e così via è quindi il primo passo per intraprendere questa strada. Tuttavia ci sono anche altre informazioni fondamentali da reperire se si vuole che il proprio impianto sia istallato in condizioni ottimali: se ad esempio si decide di optare per lo sfruttamento delle biomasse, sarà opportuno sapere quanti nella zona in cui si vive utilizzano la stessa fonte di energia.
Come trovare queste informazioni? La risposta a questa domanda è una sola: open data. Ad affrontare questo argomento è stato Mauro Brolis, rappresentante di Finlombarda, durante la sessione pomeridiana dedicata agli smart building dello Smart Grid Forum.
"La conoscenza aperta al confronto è la base per la realizzazione di un edificio che sia davvero intelligente", ha infatti affermato Brolis, illustrando il progetto di open data realizzato da Finlombarda: l'ente ha infatti messo a disposizione di chiunque voglia consultarle le informazioni relative agli Attestati di Prestazione Energetica depositati nel Catasto Energetico Edifici Regionale (Ceer).
Si tratta di un progetto innovativo, che per essere realizzato ha dovuto superare non poche barriere: prima fra tutte, convincere amministrazioni e cittadini che i dati pubblicati non hanno niente di sensibile e che la loro pubblicazione non viola in alcun modo la privacy.
Anzi, la possibilità di consultare liberamente questi dati non può che innescare un circolo virtuoso per cittadini e imprese. I cittadini, infatti, possono venire a conoscenza di buone pratiche di ottimizzazione dei consumi e magari attuarle nelle proprie abitazioni. Inoltre, nel caso ad esempio si voglia istallare una sonda geotermica, si può consultare una mappa che mostra la distribuzione a livello regionale di questi impianti e quindi decidere in merito al posizionamento della propria sonda geotermica.
"L'open data del Cened (Certificazione Energetica degli Edifici) è l'ottavo dataset più scaricato negli ultimi 3 mesi - afferma Brolis - questo dimostra il grande interesse, soprattutto di natura commerciale, che ruota attorno all'edificio. Ora bisogna abbinare all'opendata la 'business intelligence': la palla passa alle imprese del settore".
Per le imprese, infatti, questi dati costituiscono un elemento fondamentale per stabilire in quali settori investire e quali servizi offrire ai consumatori per ampliare l'offerta di servizi di efficienza energetica.
Insomma, l'informazione si guadagna davvero la palma di elemento chiave per la creazione non solo di smart grid e di edifici intelligenti, ma anche di smart cities che offrano un qualità di vita superiore ai cittadini e una maggiore razionalizzazione delle risorse.
Proprio a questo proposito, Brolis ha voluto concludere il suo intervento con una citazione: "L'assenza di informazione o il suo eccesso possono essere entrambe causa di nuovi consumi e nuovi sprechi. E' la comprensione dell'informazione e del suo valore a rappresentare uno strumento di cambiamento della realtà, delle scelte e dei comportamenti. Ne consegue che l'open data deve generare intelligenza del dato e che l'intelligenza del dato deve a sua volta generare nuovo bisogno di open data".
Insomma, l'informazione è il pilastro della smart city, ma questa non può essere casuale, ma correttamente intrepretata: è quindi fondamentale che i cittadini siano educati alla comprensione dei dati e delle tematiche ambientali e tecnologiche che assumeranno sempre più importanza in futuro.