Manca ormai solamente il parere della Corte dei Conti per l'entrata a regime di un nuovo strumento pensato per incentivare l'imprenditoria femminile. Si tratta di un fondo di garanzia di 10 milioni di euro al quale le piccole e medie imprese al femminile potranno rivolgersi per far fronte alle attuali difficoltà di accesso ai prestiti. Il fondo avrà la funzione di fornire alle PMI una copertura rispetto alle operazioni finanziarie da queste poste in essere per lo svolgimento dell'attività di impresa, fornendo garanzie in varie forme.
Il fondo nasce da una convenzione sottoscritta lo scorso 14 marzo tra il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Possono beneficiare del sostegno del fondo di garanzia le imprese femminili che presentino determinati requisiti:
- società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
- società di capitali le cui quote di partecipazione siano detenute in misura non inferiore ai due terzi da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti, sempre nella misura dei due terzi, da donne;
- imprese individuali gestite da donne nei settori dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi.
Il 50% della dotazione è riservato a favore delle piccole e medie imprese femminili che sono state costituite o hanno iniziato la propria attività da meno di tre anni rispetto alla data di presentazione della richiesta di ammissione alla garanzia del Fondo. La riserva del 50% per le start up, tuttavia, può subire modifiche in aumento o in diminuzione sulla base di opportune valutazioni del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio.
Gestore del fondo è un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) composto da MedioCredito Centrale Spa, in qualità di mandataria, e da Artigiancassa Spa, MPS Capital Services Banca per le Imprese Spa, Mediocredito Italiano Spa, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in qualità di mandanti.