In una recente indagine l'Associazione dei consumatori AltroConsumo ha mosso alcune critiche a una nuova società che fa intermediazione creditizia, Il Tuo Prestito Srl: questa non eroga direttamente il prestito, ma fa da tramite con gli istituti bancari e, secondo l'associazione Altroconsumo, si farebbe pagare caro.
"Il Tuo Prestito" ha recentemente fatto la sua comparsa con volantini per strada o via e-mail, proponendosi per prestiti a dipendenti pubblici e pensionati. Un servizio creditizio che si appoggia a banca Unicredit. Stando a quanto riportato da Altroconsumo, però, andando direttamente in banca i prestiti possono essere più vantaggiosi, con un Taeg decisamente più basso.
AltroConsumo afferma: "I prestiti Inpdap e Inps in convenzione, di cui si parla nelle pubblicità, sono in realtà cessioni del quinto dello stipendio e della pensione. In pratica la rata concessa non può essere superiore a un quinto della pensione o dello stipendio mensile percepito e viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Si tratta di una formula costosa, specie rispetto ai prestiti più convenienti. Ma anche restando nell'ambito dei finanziamenti con cessione del quinto (un tipo di prestito già garantito e inquadrato in regole precise su durata e importi) non è il caso di avvalersi dell'intermediazione di un mediatore, con i relativi costi. Meglio andare direttamente in banca".
Il capitale massimo ottenibile con questo tipo di finanziamento, la cui durata deve essere compresa tra i 2 e i 10 anni, è di 68.000 euro. Nello specifico, analizzando la formula pubblicizzata sui foglietti informativi ai relativi tassi e costi, emerge che un prestito con Tan del 10,8% e importo finanaziato di 13.175,20 euro include: commissioni bancarie pari a 237,60 euro, oneri di distribuzione pari 1080 euro, circa l'8% sul totale (cioè capitale e interessi); costo dell'istruttoria, pari a 295 euro; imposta sostitutiva di 32,94 euro, pari allo 0,25% dell'importo finanziato. Quindi, a conti fatti, un finanziamento di 10.000 euro della durata di 10 anni, ha un Taeg del 15,10% e comporta un a rata di 180 euro mensili, sostenibile solo se lo stipendio è di almeno 900 euro. In totale, l'importo dovuto dal consumatore è pari a 21.600 euro.
Se si applica la formula della cessione del quinto della pensione, ciò che cambia è il costo della spesa istruttoria, ridotta a 250 euro, e il Tan del 10,05%. Le commissioni salgono a 259,20 euro, mentre l'imposta sostitutiva è di 33,98 euro. Il Taeg scende al 14,01% su un capitale di 10.000 euro per 10 anni. In sostanza, la rata mensile resta di 180 euro, anche in questo caso sostenibile per chi ha entrate per almeno 900 euro. In generale, afferma Altroconsumo, "la cessione del quinto dello stipendio e della pensione è una formula di finanziamento di per sé costosa, come abbiamo visto dai tassi e da tutti gli oneri aggiuntivi, quindi per risparmiare bisogna tagliare i costi dell'intermediazione che sono piuttosto salati e rivolgersi direttamente alla banca. 'Il Tuo Prestito' incassa l'8% dell'importo totale che pagate alla banca, quindi capitale e interessi". Per questo i costi lievitano.