Importante novità per quel che riguarda il settore prestiti in Europa, in particolare per i finanziamenti a progetti nel settore energia: la BEI, Banca Europea per gli Investimenti, ha redatto delle linee guida in merito appunto alle sovvenzioni con fondi europei a opere relative l'efficienza energetica, il miglioramento delle reti elettriche, la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Si tratta del punto di arrivo di un percorso lungo dieci mesi di ridefinizione dei criteri che regolano l'erogazione di prestiti in tali ambiti: come ha detto Mihai Tanasescu, vicepresidente della BEI, per gli anni a venire l'aiuto finanziario dell'UE sarà primariamente dato a quei progetti che abbiano le energie rinnovabili quali punto focale, il miglioramento dell'efficienza energetica e della produzione di elettricità, l'innovazione e la ricerca scientifica in campo energetico.
Insomma, l'UE vuole spingere sempre di più in direzione dell'energia green (e del buon numero di posti di lavoro che può creare) e per fare ciò sta predisponendo i finanziamenti comunitari per dare priorità appunto a tale settore, sempre più vitale; queste le parole di Gunther Oettinger, commissario europeo per l'Energia: "Gli investimenti significativi a lungo termine in Europa sono essenziali per raggiungere i nostri obiettivi energetici e climatici e mantenere un vantaggio tecnologico. Per questo è importante il ruolo della Bei nel finanziare progetti di questo tipo. E le nuove linee guida forniscono un quadro di riferimento per i prossimi anni".
Dunque più importanza alle energie rinnovabili ma anche più vincoli per prestiti a progetti legati alla produzione energetica derivante dall'uso di combustibili fossili, visto che la Banca Europea per gli Investimenti ha introdotto un sistema per misurare la qualità delle emissioni di CO2 di tali progetti: sembra proprio che quindi saranno escluse dalla possibilità di ottenere finanziamenti le costruzioni di nuove centrali a carbone.